CARISSIM* per motivi tecnici( accavallamento di riuonioni), martedì 24 settembre si terrà la riunione del gruppo di coordinamento e gruppo pace ALLARGATO( PIù SIAMO E MEGLIO E') del BSF anzichè la plenaria proposta qualche giorno fa.Tale riunione non avrà "potere" deliberante, ma credo sia utile portrci avanti per elaborare proposte e percorsi per la scadenza del 5 OTTOBRE contro la GUERRA.
LA RIUNIONE SI TERRA' ALLA CAMERA DEL LAVORO IN VIA FOLONARI A BRESCIA ALLE ORE 20'30 MARTEDI' 24 SETTEMBRE.
Qui sotto c'è il resoconto di Nella ginatempo della riunione alla quale abbiamo partecipato anche noi a Roma( io e Antonella). le proposte sono interessanti ed importanti, personalmente focalizzerei la nostra attenzione su:
Manifestazione del 5 OTTOBRE ( presidio, manifestazione, ..?
Marcia verso le fabbriche di armi o verso la base di ghedi( dopo il 5 ottobre ed in contatto con il Genova Social Forum), per questa cosa abbiamo parlato anche con Piero Maestri e si concordava l'importanza di trovarci a livello regionale e coordinare questa iniziativa
Creazione di una "CONVENZIONE CONTRO LA GUERRA PROVINCIALE" SULLA BASE DELL' APPELLO CONTRO LA GUERRA DI FIRENZE.( ogni gruppo, associazione, partito, che ci sta )
DATI I TEMPI BREVI CREDO SIA IMPORTANTE DARCI DENTRO UN PO' TUTTI, E CREDO CHE UNA PLENARIA " DELIBERATIVA" POSSA ESSERE GIà CONVOCATA PER LUNEDI' 30 SETTEMBRE.
Ciao Walter Saresini
---------- Da: Nella Ginatempo nellagin@tiscali.it A: albano@arci.it Cc: bastaguerra@yahoogroups.com; bastaguerraroma@yahoogroups.com; fori-sociali@yahoogroups.com; esf-2002@yahoogroups.com; forumroma@inventati.org Oggetto: [bastaguerra] resoconto urgente da Nella Ginatempo Data: lunedì 23 settembre 2002 1.28
Resoconto dell'incontro "INIZIATIVA COMUNE CONTRO LA GUERRA", organizzato da Bastaguerra-socialforum (Coordinamento nazionale per il Forum Sociale Europeo),allargato a tutte le reti pacifiste- Roma 21 settembre 2002, presso l'ARCI di Via Goito.
All'incontro hanno partecipato le seguenti associazioni:
ACTIONFORPEACE,ARCI,ASSOPACE,ATTAC,AKAMATA(quotidianogiapponese),APRILE(rivi sta),ALTRAGRICOLTURA,BEATI COSTRUTTORI DI PACE, BERRETTI BIANCHI, COBAS, COBAS-SCUOLA, SinCOBAS, CONVENZIONE DONNE CONTRO LE GUERRE, CAMPAGNA ANTIGUERRAGRECIA, DISOBBEDIENTI ROMA, DONNE IN NERO, EMERGENCYROMA, FIOM, FORUMAMBIENTALISTA, FORUM III SETTORE, GIOVANI COMUNISTI, GUERRA§PACE (rivista), LILLIPUT, MARCIAMONDIALE DELLE DONNE, MEGACHIP,RETE PER LA GLOBALIZZAZIONE DEI DIRITTI, SEGRETERIA SEN. DISIENA per il COMITATO CONTRO LA GUERRA ALL'IRAQ, P.R.C E FORUMDONNE del PRC.(on.DEIANA), SOCIALISMO2000, SOCIALFORUM di BRESCIA, di CORREGGIO, di FIRENZE, di GENOVA, di MILANO, di ROMA, TAVOLA PER LA PACE, TERRANUOVA, UNPONTEPER.
Piu' BASTAGUERRA NAZIONALE E DI ROMA.
I soggetti presenti partecipano quasi tutti al Coordinamento per il Forum Sociale Europeo e condividono le iniziative di mobilitazione contro la guerra, già proposte nella riunione del 15 a Firenze
Il carattere della riunione è stato molto operativo dal momento che i soggetti presenti condividono pienamente l'obiettivo politico comune (unirsi contro la guerra) e aderiscono quasi tutti all'appello europeo per la mobilitazione contro la guerra in Iraq (qui sotto di seguito incollato).
Si è discusso su due punti: a) iniziative e proposte contro la guerra in Iraq;
b) possibilità di realizzare una rete stabile di coordinamento tra i soggetti presenti ed altri comunque interessati a condividere l'impegno contro la guerra in modo più continuativo.
Circa il punto a) si è deciso di partecipare e di organizzare assieme l'iniziativa "mille piazze d'Italia contro la guerra" per il 5 ottobre, garantendo un coordinamento locale delle iniziative comuni in ore luoghi e modalità da definire con incontri che verranno appositamente organizzati.
Si è inoltre deciso che si darà il massimo impegno per la riuscita della grande manifestazione europea di Firenze del 9 novembre che costituisce la prima manifestazione continentale contro la guerra dopo gli anni '70 e '80.
La discussione politica ha segnalato la necessità di considerare la guerra all'Iraq come parte della guerra infinita, ( come ne sono parte l'Afghanistan e la Palestina) e dunque di collegare le iniziative politiche e di protesta ad una generale opposizione contro la guerra globale e per la fuoruscita dell'Italia dalla guerra e dalle scelte che ne conseguono ( vedi l'invio dei mille alpini in Afghanistan a sostituzione del contingente britannico che andrebbe in Iraq). E' stato ribadito che lo slogan proposto "No alla guerra, con o senza l'ONU" rappresenta largamente la coscienza diffusa nel movimento e nelle reti pacifiste : che cioè questa guerra all'Iraq è il prodotto di scelte di predominio e di guerra unilaterale da parte degli USA ( e dei suoi alleati ) per il petrolio e non solo, ma che sussiste il rischio che l'Onu possa offrire una qualche legittimazione o ultimatum volto non a scongiurare bensì a giustificare la guerra, a causa delle inaudite pressioni operate dagli USA sia sull'Onu che su tutti gli Stati . Si ribadisce perciò la necessità. di opporsi alla guerra nel paese e in Parlamento anche qualora fosse un intervento autorizzato dall'ONU o in qualunque modo giustificato. La discussione sulle iniziative immediate contro la guerra si è estesa anche ad altre proposte che allargano il raggio delle azioni.
- Si è proposto di dare allo sciopero generale del 18 ottobre un forte significato di opposizione alla guerra e di collegare le tematiche sindacali al No alle spese militari per riconvertirle in spese sociali, anche in vista della finanziaria.
- Si è proposto di rilanciare l'iniziativa di lotta e solidarietà per la Palestina, tenendo conto dell'aggravarsi della situazione già drammatica dei territori dell'ANP già occupati e bombardati da Israele.
a.. E' stata segnalata la necessità di organizzare una manifestazione nazionale contro la guerra a Roma, specialmente qualora la situazione precipitasse in Iraq coi bombardamenti e la messa in pratica della guerra preventiva ("vedi dottrina Bush").
b.. Alcuni interventi hanno segnalato la necessità di protestare a Roma presso le sedi della ambasciata U.S.A.- davanti a cui si è proposto di fare un sit-in permanente a staffetta- e del Ministero della Difesa (ridenominato della Guerra).
c.. -E' stato proposto di organizzare una presenza significativa al corteo del 28 settembre di Rifondazione a Roma che è dedicato al NO alla guerra e che si svolge in contemporanea con la manifestazione nazionale a Londra contro la guerra lanciata dalle Trade Unions; ciò anche con l'eventuale allestimento di una Tenda per la Pace a piazza del Popolo.
d.. -Alcuni interventi hanno proposto di organizzare iniziative di protesta attorno alle basi militari e ai "luoghi di guerra" come le fabbriche degli armamenti. Ad esempio il Genova social forum propone una marcia, nel periodo subito precedente il Forum europeo di Firenze, che tocchi alcuni luoghi di guerra significativi nel Nord del paese fino a Firenze . La base militare di Camp Darby è stata proposta come uno dei luoghi di una protesta nonviolenta.
e.. -Sono state proposte campagne di boicottaggio contro l'economia di guerra, azioni di disobbedienza civile e iniziative permanenti di controinformazione attraverso le Tende per la Pace, il coinvolgimento delle scuole, degli insegnanti e del movimento degli studenti.
f.. -E' stato proposto di costituire i corpi civili di pace , come strumenti della azione comune dei pacifisti.
Circa il secondo punto si è espressa la volontà collettiva di mettersi in rete e avviare un percorso comune per una CONVENZIONE CONTRO LA GUERRA, che rispetti ogni singolarità, senza imporre nessuno stile linguaggio o azione che non sia concordata e ferma restando l'autonomia di creatività e di percorso di ciascuna associazione. Si è espressa la volontà di allargare questo percorso comune, invitando espressamente a farne parte i soggetti presenti e attivi della società civile che vogliano condividere l'impegno continuativo del No alla Guerra. A questo fine si è deciso di attivare incontri e scambi con Pax Cristi, Emergency, la CGIL, il gruppo Abele di Don Ciotti, Nigrizia di padre Zanotelli ,"il movimento dei girotondi", le Sentinelle di pace ed altri, poiché il percorso è aperto.
In conclusione si è deciso, dati i tempi rapidi delle decisioni in Parlamento e poiché Berlusconi riferisce alle Camere il 25 settembre sulla posizione del governo circa la guerra in Iraq, di indire una Conferenza stampa a piazza Montecitorio in contemporanea con la seduta alla Camera, per dare un segno di protesta da parte di questa costituenda Convenzione e riferire alla stampa quanto già deciso. La Conferenza Stampa viene affidata organizzativamente al gruppo Bastaguerra che a nome dei partecipanti alla riunione e del Coordinamento per il ForumSociale Europeo, riporterà le posizioni comuni e le decisioni assunte. La Conferenza stampa è aperta anche alle reti che si è deciso di coinvolgere e invitare per un percorso comune.
Nella Ginatempo, Roma 22 settembre.
Incollo qui di seguito l'appello europeo
APPELLO CONTRO LA GUERRA IN IRAQ UNA GRANDE MANIFESTAZIONE EUROPEA IL 9 NOVEMBRE A FIRENZE
Mobilitazioni in tutta Italia il 5 ottobre
L'appello che segue è stato sottoscritto dalle organizzazioni e le reti
che
hanno partecipato alla riunione preparatoria del Forum Sociale Europeo che si è tenuta a Bruxelles il 7 e 8 settembre, ed e' stato reso pubblico in molti paesi.
Il Forum Sociale Europeo si terra' a Firenze dal 6 al 10 novembre
prossimo.
Sara' il primo incontro continentale di tutti i movimenti sociali che partecipano al processo di Porto Alegre e che si battono contro il neoliberismo, la guerra e il razzismo.
Nel corso della riunione del Coordinamento italiano per il Forum Sociale Europeo, tenuta il 15 settembre a Firenze, l'appello e' stato rilanciato
con
l'individuazione del percorso di mobiltazioni in Italia.
APPELLO EUROPEO PER LA MOBILITAZIONE CONTRO LA GUERRA ALL'IRAQ
A TUTTE LE CITTADINE E I CITTADINI EUROPEI E ALLE LORO RAPPRESENTANZE FERMIAMO INSIEME LA GUERRA ALL'IRAQ No alla guerra senza se e senza ma
Non accettiamo questa guerra e non crediamo che sia inevitabile. C'è una opposizione massiccia in ogni paese d'Europa, e in molti paesi sta cominciando la mobilitazione per la pace.
Questa guerra sarà una catastrofe innanzitutto per il popolo dell'Iraq e anche per i popoli del Medio Oriente. Sarà una guerra senza soluzione che può portare a un disastro globale.
Coloro che dimostrano solidarietà con il popolo iracheno non hanno ascolto alla Casa Bianca. Ma abbiamo la possibilità di influenzare i Governi europei - molti dei quali si oppongono a questa guerra.
Facciamo appello a tutti i capi di Stato europei perchè si dichiarino pubblicamente contro questa guerra in ogni caso, a prescindere dalle decisioni delle Nazioni Unite, e perchè chiedano a George Bush di abbandonare i suoi piani di guerra.
Crediamo che la guerra imminente renda il Forum Sociale Europeo un appuntamento ancora più importante, e facciamo appello ai movimenti perchè moltiplichino il loro impegno alla partecipazione più ampia al FSE a
Firenze
dal 6 al 10 di novembre, che sarà una occasione unica per coordinare l'iniziativa europea contro la guerra e per dare vita a una grande mobilitazione.
Facciamo appello alle cittadine, ai cittadini di Europa e alle loro rappresentanze di fare tutto il possibile per costruire il massimo di resistenza alla guerra. Manifestazioni di massa sono in programma in
diversi
paesi europei nelle prossime settimane. Chiediamo a tutti i movimenti in ogni paese europeo di seguire questo esempio.
Insieme possiamo fermare questa guerra.
Le reti e le organizzazioni che partecipano al Coordinamento Italiano per
il
FSE si impegnano a:
- fare del FSE un momento fondamentale di mobiltazione europea contro la
guerra, per la costruzione di una alternativa a una globalizzazione
fondata
sulla guerra, sulla devastazione, sul saccheggio e sulla violenza contro i popoli
- realizzare una grandissima manifestazione europea contro la guerra il 9
novembre a Firenze durante il FSE
- realizzare un percorso di iniziative unitarie locali, nazionali e
internazionali, con manifestazioni in tutta Italia il 5 ottobre (invitando altre citta' europee a fare lo stesso)
- realizzare tutte le azioni possibili per impedire, fermare e ostacolare
la
guerra, con forme e modi che saranno discussi nella riunione delle reti nazionali promossa da Bastaguerra il 21 settembre a Roma
- fare appello a tutte le forze organizzate (e in particolare alle forze
sindacali impegnate a preparare lo sciopero generale) a collegare strettamente le mobilitazioni in programma all'opposizione alla guerra e a lavorare in rete, confidando di poter andare verso una convenzione nazionale unitaria contro la guerra.
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