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Ciao a tutti e tutte. Ho chiesto, a nome dei sottoscrittori dell'appello, per la raccolta delle firme, Piazza Rovetta nei giorni seguenti:
31 gennaio 2004 ore 9.30-12.30 7 e 21 febbraio 2004 ore 9.30-12.30 6 e 20 marzo 2004 ore 9.30-12.30 3 e 10 aprile 2004 ore 9.30-12.30.
C'è una regola per la quale uno stesso luogo in città (non ho ancora capito se la cosa è limitata solo al centro storico) non può essere "richiesto" per più di due volte al mese. I luoghi però sono tanti, la cosa più complicata è trovare volontari/e in proporzione sufficiente...
Aggiungo solo una richiesta esplicita. Sabato mattina già alcuni di noi saranno in piazza Rovetta. Sabato pomeriggio però c'è un'importante manifestazione organizzata da un coordinamento di genitori per la difesa della scuola pubblica. Ho chiesto loro il permesso di potere raccogliere firme. Non ci dovrebbero essere problemi. Ci sono due o tre volontari/e?
In attesa che qualcuno batta un colpo
vi spedisco un certo numero di saluti nonviolenti (delle volte fanno male, una cosa è la violenza, un'altra il dolore)
ciao
Mimmo Cortese
Carissimi/e, allego, a chi fosse sfuggito, questo articolo apparso l?altro ieri su un giornale locale. Ognuno lo commenterà dal suo punto di vista. L?autentica ricchezza, tra i firmatari dell?appello, è stata la capacità di trovare un percorso e una ?lingua? comune su un tema difficile, delicato ma con riflessi pesanti sul piano economico, sociale e culturale. Ciò, nonostante le differenze, anche notevoli, tra l?uno e l?altra. In questo articolo però, i rappresentanti della Lega Nord Valtrompia, oltre ad attaccare Fiom, Sinistra Giovanile e Mario Sberna, fanno un?affermazione che non corrisponde al vero: dicono che i firmatari dell?appello hanno chiesto ?la sospensione di Exa?. Credo quindi che la smentita di una bugia pubblicamente dichiarata sia doverosa e non possa che essere fatta a nome di tutti i firmatari. Chiedo invece a tutti voi se sia il caso o meno anche di fare il passo successivo sulle restanti affermazioni della Lega. E soprattutto se si ritiene che possa esserci lo spazio per farlo insieme. Aggiungo, per chiarezza, che personalmente non voglio comunque in alcun modo mettere in discussione il diritto di coloro che sono stati direttamente ?chiamati in causa? di valutare che cosa fare del tutto autonomamente.
Grazie e ciao Mimmo Cortese
Bresciaoggi Sabato 31 Gennaio 2004
Critiche alla Fiom sulla rassegna armiera
La Lega nord: «Exa vetrina triumplina»
Si avvicina Exa e si riaccendono le polemiche. «Siamo alle solite - commentano il segretario della Lega nord Valtrompia Sergio Belleri e la rappresentante degli enti locali Sabrina Medaglia -, la Fiom in compagnia di altre sigle sociali tra cui la Sinistra Giovanile e singoli rappresentanti politici come il consigliere della Margherita in Loggia, Mario Sberna, si sono nuovamente organizzati per dare vita all?ennesima protesta. «Paradossalmente, la Fiom ha già convocato assemblee all'interno delle fabbriche che producono armi sportive. Com'è possibile, ci chiediamo, che i rappresentanti dei lavoratori chiedano la sospensione di Exa, adducendo motivazioni pseudopacifiste? Ci domandiamo cosa abbia a che fare Exa con le guerre». «Exa è una vetrina per armi sportive nella quale i produttori si confrontano e cercano di pianificare la produzione dell'anno, grazie anche alle commesse ottenute durante la fiera stessa. Va da se che le commesse portano lavoro alle imprese e quindi anche ai lavoratori. E' preoccupante che i loro rappresentanti non capiscano che in gioco c?è proprio il destino di questi lavoratori e delle loro famiglie. «La Fiom è entrata talmente nel ruolo di oppositrice da non capire che promuovendo queste campagne di disinformazione sta facendo il gioco di coloro che vogliono distruggere l'economia della Valtrompia? Con queste strumentalizzazioni si cerca di far passare il messaggio che coloro che partecipano all' Exa siano dei guerrafondai senza scrupoli, quando invece Exa per i valtrumplini è un elemento aggiunto della nostra cultura, delle tradizione e dell?imprenditorialità».
«Non ci stancheremo mai di denunciare alla collettività - concludono Belleri e Medaglia - l'attività di coloro che stanno mettendo in discussione ciò che per centinaia di anni è stato un nostro patrimonio e che tutt'oggi ci è invidiato all'estero. Visto il grado di politicizzazione che negli ultimi tempi i dirigenti della Cgil Valtrompia stanno mostrando, non ci aspettiamo che essi prendano le distanze dai loro referenti bresciani. Il nostro appello va quindi a quei lavoratori e lavoratrici che un domani potrebbero essere le uniche vittime di queste campagne». Laura Piardi