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Iraq, Powell: impianto catturato non era per armi chimiche Il grande complesso rinvenuto dalle truppe americane nei giorni scorsi nei pressi della città irachena di Najaf non era una fabbrica per la produzione di armi chimiche, contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato. Lo ha detto ieri sera, stando all'agenzia di stampa giapponese Kyodo il segretario di stato americano Colin Powell parlando con alcuni giornalisti. "I risultati dei sopralluoghi condotti hanno escluso questa possibilità", ha affermato Powell. (red) [www.repubblica.it]
Eccidio a Najaf: caduti 650 iracheni Combattimenti sanguinosi nella città sacra sciita, 160 chilometri a sud di Baghdad. I militari Usa riferiscono di circa 650 morti tra gli iracheni. E' la battaglia con più morti dall'inizio della guerra. BAGHDAD - Najaf, circa 160 chilometri a sud di Baghdad, una delle tappe decisive sulla strada della capitale. E nei pressi di questa città santa sciita sulle sponde dell´Eufrate che si è combattuta la battaglia più sanguinosa, fino ad ora, dell´operazione "Libertà per l´Iraq". Le fonti Usa riferiscono che nei combattimenti, nelle ultime 24 ore, sono rimasti a terra circa 650 iracheni. Gli scontri sono iniziati martedì, quando l´esercito iracheno ha attaccato il settimo cavalleria statunitense, in avanzata verso Baghdad. Il Pentagono ha precisato che le forze irachene, al momento dell´attacco, erano a piedi. Non è stato precisato se si trattasse di unità regolari dell'esercito o membri delle milizie dei Feddayn di Saddam. (26 MARZO 2003, ORE 8:25) [www.ilnuovo.it]