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Carissim*, concordo con molte cose scritte da Gabriele, (sfido io in 5 pagine...), credo però che il vero problema del "dissenso" all' azione del 28, non nasca tanto dai metodi o dai principi, ma bensì dalla preoccupazione da parte di alcuni "di mandare a monte" un lavoro delBSF costruito in questi mesi in merito a exa. Volgarizzando: credo sia un problema di tattica più che di principi(se al posto della carne ci fossero stati coriandoli quanti avrebbe eccepito?). E qui pongo la mia prima domanda:La tattica deve superare il principio? Il lavoro svolto fino ad oggi dal bsf su exa è eccezionale, non abbiamo sbagliato un punto, considerando che ci troviamo di fronte la razza padrona peggiore in assoluto: quella armiera, quel padronato che si sente in questi giorni con il vestito della festa sempre più stretto, dove si cominciano a vedere sotto le vesti i calci di fucile e non tutti da caccia, il timore da parte di questi signori di sentire il grido liberatore e dissacrante che "IL RE E' NUDO!", credo procuri loro non pochi fastidi d'immagine( vorrei pensare anche a qualche loro problema di coscienza ma ne dubito profondamente),ed è su questa lenta ma inesorabile demolizione dell'immagine salottiera, e perbenista dei "Bettoni e dei Beretta" di turno che dobbiamo puntare nel rispetto della persona ma non certo del ruolo che svolge, svelando il "mistero" alla gente comune, non credo che i giornali svolgano questo compito anche se stanno sollevando , anche infamando, il problema.Questo può servire a noi ma non serve a far capire alla gente perchè "disarmiamo exa2002", la vecchia questione della visibilità riaffiora spesso, ed a giusta ragione, ma assieme ad essa è necessario capire come "contaminare" la gente comune( vi risparmio la società civile), anche dopo exa su armi e guerra(c'è voluto l'atto criminale di Israele per risvegliare la nostra voglia di dire no alla guerra).
E qui pongo la mia seconda domanda, vogliamo far capire al Bettoni di turno le nostre ragioni oppure vogliamo farle capire a quel milione di persone che vivono a Brescia e provincia?
Concordo sulla questione "riservatezza e segretezza" di talune azioni, pena la "non sorpresa", ma un forte dubbio mi ha sempre assalito quando sento parlare di riservatezza, concetto questo che trasversalmente interessa tutti, nessuno escluso. Riservatezza e segretezza sono le zone d'ombra dove , in pochi sanno ed in pochi decidono, per alcuni sono avanguardie per altri sono i potenti, le democrazie occidentali, ingrassano su queste zone grige, noi non ce lo possiamo permettere, pena lo snaturamento dell'idea stessa, per la quale sono nati i social forum. Preferirei evitare le "azioni sorpresa" piuttosto che far crescere queste zone grige all'interno del BSF, la democrazia ha i suoi prezzi....
Basta ora termino anche se di cose se ne dovrebbero dire ancora tante.
Ciao Walter ----------
Da: Gabriele Bernardi gabrielebrn@hotmail.com A: bsf@bresciasocialforum.org Oggetto: [Bsf] buona la seconda Data: mercoledì 3 aprile 2002 0.38
Visto che il testo della mail che ho inviato prima è arrivato un po'
strano
con vari arzigogoli che non c'entrano niente, rispedisco la mail come allegato, nella versione originale senza intrusi.
Gabriele
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