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19-20-21 luglio 2002 GENOVA un anno dopo: per i diritti globali, contro la guerra e il razzismo con Carlo nel cuore -------------------------------------- Un anno fa eravamo a Genova per dire no al G8 e alle sue politiche neoliberiste che impongono alla maggioranza dell'umanità crescente disuguaglianza, esclusione e povertà. Eravamo in oltre 300.000: lavoratori, studenti, precari, contadini, associazioni, cittadini, uomini e donne, giovani e non, italiani e non. Un anno fa il Governo Berlusconi e i servizi di sicurezza degli "otto grandi" decisero a tavolino che i movimenti che da Seattle in poi irrompevano nella politica dovevano essere fermati con la violenza. Sequestrarono un'intera città e suoi cittadini, imponendo zone rosse e gialle, sospendendo di fatto i diritti. Scatenarono una violenza senza precedenti, pur di difendere gli interessi di pochi. Manifestazioni pacifiche venivano aggredite a colpi di manganello, nella scuola Diaz realizzarono una mattanza, nella caserma di Bolzaneto la violenza gratuita si abbatté sugli arrestati e. assassinarono Carlo Giuliani. Ma Genova non fu una parentesi e la repressione non svuotò le piazze. Per giorni, da Milano alla Sicilia, centinaia di migliaia di cittadini e cittadine si ribellarono pacificamente. Arrivò l'11 settembre e dicevano che non si poteva più immaginare un futuro diverso dal loro presente. Ma di nuovo, in centinaia di migliaia ci ribellammo alla guerra proclamata da uno schieramento parlamentare di centrodestra-centrosinistra con l'elmetto. E a gennaio fummo di nuovo oltre centomila, nativi e migranti, contro il razzismo istituzionale della legge Bossi-Fini. Genova aveva aperto una porta, un nuovo spazio. Una nuova generazione imparava a prendere in mano il proprio futuro. La straordinaria partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alle mobilitazioni e agli scioperi di quest'anno contro l'affossamento dell'art.18 e l'assalto ai diritti fondamentali dei lavoratori, contro la precarizzazione del lavoro e della vita, mostrava ancora una volta che qualcosa stava cambiando nella società, che il tempo del silenzio stava finendo. Un silenzio che si sta rompendo in tutta Europa. In Spagna, da Barcellona a Siviglia, in questi mesi centinaia di migliaia si sono mobilitati contro un' unificazione europea che cura gli interessi di pochi e che calpesta i diritti delle maggioranze Un anno dopo, le ragioni che ci spinsero a Genova ci sono ancora tutte, anzi più di prima. Le politiche della globalizzazione capitalistica hanno portato alla bancarotta economica e sociale l'Argentina, la guerra permanente ci viene imposta come normale, Wall Street mostra le sue menzogne e in tutta Europa prosegue senza sosta l'assalto ai diritti sociali e di cittadinanza. Torniamo a Genova per non dimenticare, per la verità e la giustizia, per dire un NO senza se e ma al neoliberismo, alla guerra e al razzismo. Ma soprattutto torniamo a Genova con lo sguardo rivolto al futuro, ad un autunno che dovrà essere di grande mobilitazione e sciopero contro un "Patto per l'Italia" che Governo e Confindustria, con il sostegno dei sindacati neocorporativi Cisl e Uil, vogliono imporre ai lavoratori. Per rompere la concertazione, per difendere i nostri diritti e per estenderli a tutti e tutte, per disapplicare la Bossi-Fini. Torniamo a Genova guardando al Forum Sociale Europeo che si terrà a novembre a Firenze e che sarà una straordinaria occasione di incontro e di dialogo per i movimenti sociali di tutta Europa, perché all'Europa del capitale e della guerra possa essere opposta un'altra Europa, dei diritti, della solidarietà e della pace. Torniamo a Genova con la consapevolezza di essere parte di un movimento internazionale che rappresenta una possibilità per cambiare l'ordine delle cose esistente. Torniamo a Genova portando la nostra voglia di vita e giustizia. Torniamo a Genova con Carlo nei nostri cuori.
19 luglio - ore 15.00/19.00 Palazzo San Giorgio, Forum tematico "Lavoro, Non lavoro, Diritti e Precarietà" 20 luglio - ore 13.00/17.00 P.zza Paolo Da Novi, "Dalla Tobin Tax alla battaglia contro le privatizzazioni: una stagione di lotte sociali per generalizzare i diritti" 20 luglio - ore 18.00 CORTEO 21 luglio - ore 10.00 Teatro della Corte, Assemblea dei movimenti
S.in.COBAS sincobas@libero.it