Carissim*, vi propongo una bozza di eventuale intervento da leggere dal
palco in occasione della manifestazione del 18 Ottobre.
Tale bozza credo debba essere oggetto di discussione nella riunione del
gruppo pace del bsf allargato di lunedi 14 alle ore 20,30 presso la camera
del lavoro di bs.
TESTO:
Articolo 11 della COSTITUZIONE ITALIANA:L'Italia ripudia la guerra come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di
parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un
ordinamento che assicuri pace e giustizia; promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
RIPUDIAMO LA GUERRA, questa, che i governi, statunitense, inglese,
italiano, spagnolo vogliono preventiva e che la Convenzione di Ginevra
bolla con l'infamia di CRIMINE CONTRO L'UMANITA', memori della guerra di
agressione, preventiva, scatenata in Eurapa dai regimi nazifascisti.
RIPUDIAMO OGNI GUERRA, consapevoli come siamo che non esistono guerre
giuste, umanitarie, inevitabili.
LA GUERRA è la negazione della forza della ragione. La guerra è
l'oppressione e lo sterminio dei popoli. La guerra è l'avvilimento delle
coscienze. La guerra è la distruzione del diritto nazionale ed
internazionale. La guerra è barbarie senza se e senza ma.
La guerra è la pura violenza che pochi potenti scatenano sui molti inermi.
Dalla 2° Guerra Mondiale ad oggi sono state scatenate più di 150 guerre,
tutte collocate nel cosiddetto Terzo Mondo, provocando 30 milioni di morti,
2/3 dei quali civili. Nei soli ultimi 10 anni sono stati causati, da armi
leggere 5 milioni di morti, di cui 2 milioni e mezzo erano, SONO, bambini!
LA GUERRA impoverisce i popoli, arricchisce pochi spregiudicati satrapi,
distrugge il tessuto sociale e produttivo, avvelena i rapporti tra i
popoli, insanguina, imbratta indelebilmente le carte dei contratti sociali
sulle quali si dovrebbero scrivere i principi di democrazia, di libertà, di
solidarietà, di giustizia, di pace.
RIPUDIAMOLA GUERRA perchè ripudiamo la pianta malefica che la produce: il
sistema capitalista e neoliberista che antepone gli esclusivi interessi e
poteri economici delle multinazionali ai principi di giustizia sociale e
libertà degli ultimi.
Chiediamo ai potenti della Terra se non sono ancora sufficienti 1 milione e
mezzo di morti irakeni, in maggioranza bambini e donne, causati da un
embargo cinico e criminale mai ratificato dall'ONU.
Mentre la Banca Mondiale stima in 13 miliardi di dollari la cifra
necessaria per risolvere i problemi sociali, economici e sanitari del
cosiddetto Terzo Mondo, gli USA stanziano 500 miliardi di dollari per gli
armamenti e l'Europa, per lo stesso scopo ne stanzia 250 miliardi:
Il Governo italiano mentre massacra la scuola, la sanità, l'assistenza
sociale, privando delle garanzie sociali i cittadini e le cittadine nativi
e migranti e calpesta la Costituzione, aumenta del 15% rispetto al 2001
le Spese Militari, arma le fregate per respingere le vittime delle
politiche di saccheggio dell'Occidente,( vittime che qualche irresponsabile
si permette di chiamare anacronisticamente clandestini), arma 1000 alpini
per l'Afghanistan, prepara alla Guerra Preventiva in nome
dell'antiterrorismo o meglio per qualche barile di petrolio in più.
LA GUERRA E' BARBARIE e TERRORISMO ISTITUZIONALIZZATO, qualsiasi nome essa
assuma, ed è per questo che rinnoviamo il nostro impegno a fermarla, a
ripudiarla, a boicottarla nelle forme che ci sono consone, in pace, con
civiltà ma con ferma determinazione.
BRESCIA e LA SUA PROVINCIA sono luoghi di pace ed hanno dimostrato da
sempre questa civile convinzione,... con 4 volontari uccisi in terra di
Bosnia, con centinaia di volontari della pace, con azioni quotidiane di
uomini e di donne che lottano per la difesa dei diritti di cittadinanza,
lavoro, salute e istruzione.
Ma, mentre Brescia lavora per la pace e lotta contro la guerra anche
interna, i dati ISTAT ci ricordano purtroppo che Brescia e la sua
Provincia nel 2001 hanno esportato nel mondo armi, munizioni e sistemi
d'arma per un totale di 197 milioni di Euro (più del 50 % dell'export
armiero italiano), di questi più della metà in Asia, Medio Oriente, Africa,
America Latina. Verso i soli Emirati Arabi l'export bresciano è passato
da 1 milione e 29mila Euro nel '99 a 17 milioni e 538mila Euro nel 2001 (17
volte di più!), senza tra l'altro ci sia stato aumento occupazionale.
FACCIAMO APPELLO A TUTTI E TUTTE NOI perchè si obietti questo sistema
produttivo.
Dobbiamo metterci, stare insieme per trovare le giuste soluzioni, senza
demonizzare, senza sentirsi esonerati dall'impegno e dall'onere di
costriure la pace.
CHIEDIAMO ALLE ISTITUZIONI PUBBLICHE un'impegno reale perchè si producano
gli atti necessari a garantire il rispetto della Costituzione Italiana e ad
avviare un processo di smilitarizzazione del territorio italiano e
bresciano.
CHIEDIAMO ALLE FORZE SINDACALI ED ALL'IMPRENDITORIA di adoperarsi nello
studio di nuove produzioni, con le giuste garanzie occupazionali.
CHIEDIAMO ALLE ASSOCIAZIONI LAUICHE E CATTOLICHE di impegnarsi ed insieme
costruire una FORTE COALIZIONE che si opponga alla guerra per costruire la
pace
CHIEDIAMO ALLE CITTADINE E AI CITTADINI di disertare le Banche Armate, di
acquistare e consumare con critica severa boicottando quelle merci che
finanziano atti di guerra e violenza
CHIEDIAMO ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI di obiettare quando costretti a
produrre armi, munizioni e sistemi d'arma
CHIEDIAMO AI MILITARI di rispettare il giuramento di fedeltà alla
Costituzione, rifiutandosi di fare la guerra come giustamente dettato
dall'art. 11 della stessa.
Ci esortiamo, oggi, a rimanere vicini, assieme sia pur diversi, amanti
della conoscenza, della libertà, della pace, della giustizia perchè
profondamente convinti che "o arriveremo assieme alla libertà o non ci
arriveremo affatto!"
PACE E GIUSTIZIA SOCIALE!