ciao a tutte/i,
vi invio un resoconto sommario del primo incontro regionale di reti e
comitati contro la guerra, che si è tenuto venerdì 23 maggio.
Vi segnalo, come inizio, che si è deciso di rivedersi, per continuare
la discussione, Lunedì 23 giugno alle ore 18.00 sempre c/o il
Consiglio regionale, in via F.Filzi 29 - Milano
All'incontro erano presenti persone provenienti da: Forum Sociale
Ovest Milano, Bastaguerra Milano, Coord. Pace Cinisello B.,
Brescia S.F., Bastaguerra Saronno, Bergamo S.F. e Rete No War
di Bergamo, Como S.F., Campagna "Non in nostro nome"
Martesana, Varese S.F.
La discussione ha naturalmente risentito del fatto di vedersi per la
prima volta e di non avere concordato precedentemente un ordine
del giorno condiviso, per cui è stata solamente un inizio di un
possibile percorso comune.
Questo non sarà allora un resoconto di tutto quello che si è
discusso, ma una sottolineatura di alcune questioni che sono state
poste nella discussione.
In primo luogo si è cercato di capire il senso dell'incontro, che era
indirizzato a verificare la necessità, la possibilità e l'impegno da
spendere della costruzione di un qualche tipo di "coordinamento
regionale" delle reti e dei comitati in qualche modo impegnati in
iniziative contro la guerra.
La prima questione che si è posta è allora quella di definire il senso
e la forma di questo coordinamento, che può essere limitato ad
uno scambio di informazioni (attraverso una mailing list comune o
altri strumenti) - così da tenere collegati i soggetti territoriali tra loro
e con quanto si decide nei vari ambiti nazionali, oppure può arrivare
a un percorso più stabile - dove i soggetti discutono e decidono
insieme campagne comuni legate appunto al territorio, in questo
caso regionale.
Le due possibilità non si escludono, naturalmente, ma sono
complementari, e possono essere costruite come sviluppi
successivi di una relazione che si deve ancora consolidare.
Mentre tutte/i le/i presenti concordavano sulla necessità di
mantenere collegamenti e scambi di informazione, più sfumato è
stato il riferimento a campagne da decidere insieme - quindi non
solo la riproposizione di campagne già esistenti a livello nazionale -
o ad una articolazione locale di queste.
Questa discussione sul livello di "coordinamento", senza che
nessuno pensi ad una nuova dispendiosa struttura, sarà al centro
del prossimo incontro, ma deve - questo era chiaro a tutte/i -
iontrecciarsi con i temi di possibili campagne o iniziative comuni: le
due questioni sono intrecciate proprio nel senso che la necessità
di una relazione stabile tra i vari soggetti locali si pone solamente
nel caso si vogliano fare queste iniziative comuni e queste stesse
abbiano un legame forte con il territorio regionale.
Gli esempi che sono stati fatti riguardavano le questioni della
produzione e del commercio degli armamenti ("leggeri" e non) -
visto che nelle provincie lombarde è particolarmente presente - e
delle basi militari - in particolare per quanto riguarda Ghedi,
Solbiate Olona ma anche Cameri o S.Damiano.
Se si vogliono affrontare campagne sul disarmo o sulle alleanze
militari, trovare forme di collegamento regionali diventa molto
importante per poter organizzare un'opposizione alle politiche
militari e alla militarizzazione del territorio.
Alcuni dei presenti mettevano però in guardia dai rischi di costituire
solo una sorta di livello "intermedio" tra nazionale e locale - quindi
un dispendio di energia inutile.
In questo senso alcuni hanno rilanciato la riflessione su come
diffondere meglio le campagne di impegno individuale (boicottaggi
ecc.), per rispondere alla domanda di concretezza che si è
mobilitato in questi mesi chiede.
Come si vede non è stato certo possibile decidere o formalizzare
nessuna costruzione di "nuove strutture", cosa che non interesa a
nessuno - ma si è cominciato a ragionare sul collegamento
possibile.
Stimoli interessanti sono venuti su vari temi, da come mantenere
viva l'attenzione sulla "guerra infinita" e non smobilitare, alla
sottolineatura del nesso "globalizzazione/guerra"; da un impegno di
discussione in preparazione del FSE di Parigi in novembre, a
questioni specifiche come l'Agenzia Regionale per la riconversione
ecc.
Temi interessanti che vogliamo sicuramente riprendere e
approfondire.
Per finire, la proposta su cui si vorrebbe lavorare è quella di una
vera e propria assemblea regionale delle reti, dei movimenti e dei
comitati contro la guerra, per i primi di ottobre, cercando di
affrontare le questioni che sono state segnalate e rilanciare
un'iniziativa contro la guerra anche "in mancanza" (per modo di
dire) di un intervento militare "da prima pagina".
Per riprendere questa discussione, sperando anche in altre
presenze, ci si è dati appuntamento al 23 maggio - come detto
all'inizio.
Questo è tutto, e se qualcuno vuole commentare, proporre,
discutere - in mancanza di una lista mail condivisa sono disponibile
a far girare i messaggi.
Un abbraccio, Piero Maestri