" Gli esami non finiscono mai" diceva il grande Eduardo de Filippo, e forse
è giusto che ognuno di noi faccia costantemente i propri esami di coscienza,
ma questo non può essere chiesto da nessun* visto che la coscienza è
patrimonio intimo. Come ci si permette di chiedere a due genitori di
starsene fuori dalla morte del proprio figlio, come ci si può permettere di
chiedere, con sciocca supponenenza, ad un padre ed una madre di chiedere che
le ombre che ricoprono viscidamente la morte di una parte di loro non
vengano rischiarate dalla luce della verità, come ci si permettere di dire
che se un ragazzo alza un estintore gettato fuori da una cammionetta
militare, sia giusto emettere e immediatamente eseguire la sua condanna a
MORTE, CON UNA " BERETTA 92 CAL. 9". Come si fa a scrivere ed a pensare che
si sono perse le coordinate per vivere "in una società civile e democratica
anche se lacunosa e bisognosa di essere rivista" quando la stessa "società"
acetta o impone zone rosse, divieto di manifestare, divieto di dissentire,
divieto di rifarsi ai principi della Costituzione ( repubblicana, non
sovietica!).
Mi chiedo, queste cose e le chiedo a chi scrive queste cose.
Walter
-----Messaggio originale-----
Da: beretta49(a)libero.it <beretta49(a)libero.it>
A: bsf <bsf(a)bresciasocialforum.org>
Data: mercoledì 6 agosto 2003 10.39
Oggetto: [Bsf] dal vs. sito
>Su certe iniziative contro alcune nazioni mondiali che per propri interessi
danneggiano l'umanità,
>mi trovate daccordo, ma tutto ha un liimite, specie nel modo in cui si
domostra la propria avversione.
>I genitori di Carlo Giuliani é ora che finiscano di fare le prime donne in
giornali e tv, piangendo il proprio figlio alla ricerca di quella verità che
non esiste. Eventualmente dovrebbero farsi un esame di coscenza per il
fallimento come genitori, per non aver saputo dare al proprio figlio, le
giuste coordinate per vivere in una società civile e democratica.Anche se
questa è lacunosa e bisognosa di essere rivista, ma non per questo si può
giustificare l'azione di una persona come Carlo (e di molti altri) nei noti
fatti di Genova, simili comportamenti sono seplici azioni delinguenziali mai
giustificabili.
>Distintamente
>Beretta A.
>
>
>
>GENOVA 2003 : Appello dei Genitori di Carlo Giuliani
>
>Hanno voluto fare del luglio 2001 un'occasione di ostentazione del potere,
di arroganza, di repressione, di violenza, di morte. Hanno provato a
nascondere i valori di giustizia e di solidarietà che una grande moltitudine
ha portato all'attenzione del mondo, i contenuti e le proposte per rendere
concreta la speranza in un mondo migliore. Oggi ancora più necessari, dopo
le guerre, la crescente povertà, la barbarie dei rapporti internazionali.
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>Bsf mailing list