Contro il liberismo, il razzismo, la guerra
Il 4 ottobre scendiamo in piazza per un'altra Europa
Il 4 ottobre si apre a Roma la Conferenza Intergovernativa. I Capi di Stato
e di Governo dell'Europa, capitanati da Silvio Berlusconi, proveranno a
tradurre in trattati costituzionali il risultato della Convenzione.
All'Europa liberista di Maastricht e del Patto di Stabilità, all'Europa che
alza i muri contro i migranti e che, senza assumere il ripudio della guerra,
lavora invece alla costituzione di un esercito europeo, il 4 ottobre noi
opporremo un'altra Europa: quella dei popoli e della pace, l'Europa del
Forum Sociale Europeo e del 15 febbraio.
La nostra Europa si basa su alcuni semplici principi: è antiliberista,
ripudia la guerra e tutti i razzismi, fa della democrazia e della
partecipazione valori fondanti.
E' l'Europa che difende i beni e i servizi pubblici, lo Stato sociale, il
lavoro. E dunque si batte contro gli attacchi alle pensioni, alla
mercificazione della scuola, della salute, della cultura e contro la
progressiva precarizzazione della vita intera. La nostra è l'Europa dei
diritti sociali, a partire da quello al lavoro e a un'esistenza dignitosa.
E' un'Europa che privilegia la costruzione di spazi pubblici, in cui la
società sostenibile e il rispetto dell'ambiente siano punti inaggirabili, e
dove le differenze di genere, le identità sessuali, le libertà civili non
siano negoziabili.
E' l'Europa che ripudia le guerre senza se e senza ma.
Contraria all'aumento delle spese militari e all'ipotesi di un esercito
europeo, la nostra Europa lavora per la pace anche là dove si svolge la
guerra, con missioni civili e la solidarietà internazionale. Ma anche qui,
dove la guerra viene alimentata: per questo abbiamo manifestato il 15
febbraio, per questo teniamo appese ai balconi le bandiere della pace. Per
questo vogliamo la fine dell'occupazione militare dell'Iraq e il ritiro
delle truppe italiane, così come da tempo chiediamo la fine dell'occupazione
della Palestina.
La nostra è l'Europa della cittadinanza universale. Dove non esistono
discriminazioni di razza, religione e sesso. Un'Europa aperta, accogliente,
senza centri di detenzione e in cui nessuno/a è straniero/a.
La nostra è l'Europa della partecipazione: locale, nazionale,
sovranazionale. L'esperienza della democrazia partecipata non ha nulla a che
vedere con il metodo oligarchico adottato dalla Convenzione presieduta da
Giscard D'Estaing.
Dopo Firenze, dopo il 15 febbraio e il 12 aprile e in preparazione del Forum
sociale europeo di Parigi, il 4 ottobre daremo un nuovo impulso a un
processo costituente di un'altra Europa. Un processo aperto, comprensivo
delle forme più articolate del conflitto sociale, delle diverse soggettività
e dei tanti movimenti che compongono il nostro movimento. Un processo che
valorizzi le resistenze sociali e i progetti alternativi. Un processo che
culmini nel 2004 nella convocazione degli Stati Generali dell'altra Europa.
Facciamo appello alla molteplice società civile, alle forze sociali e
politiche, con cui in questi anni abbiamo incrociato strade e percorsi, a
costruire insieme questo appuntamento: ci rivolgiamo a coloro che hanno
realizzato il Fse di Firenze, il 15 febbraio, per avviare un confronto
perché il 4 ottobre sia una giornata fondativa dell'altra Europa. Questo
impegno vivrà anche in altre mobilitazioni. Ci sono infatti altri
appuntamenti, eventi, scadenze di lotta, percorsi diversi che intendiamo
promuovere, sostenere e attraversare.
le mobilitazioni in occasione dei tanti vertici europei che si svolgeranno
quest'anno in Italia a partire dall'appuntamento di Riva del Garda del 4, 5
e 6 settembre, da quello di Roma per le politiche abitative del 30 e 31
ottobre e di S. Patrignano il 5 e 6 ottobre in occasione del vertice dei
ministri dell'Istruzione e degli Affari sociali.
I momenti di mobilitazione che fanno vivere questi contenuti, come quello di
Rifondazione del 27 settembre, la Marcia Perugia- Assisi del 12 ottobre, la
giornata di mobilitazione sulla scuola contro la riforma Moratti del 26
settembre, lo sciopero generale della Fiom del 17 ottobre.
I principali appuntamenti del movimento internazionale: il Wto a Cancun in
settembre, il Forum Sociale Europeo a Parigi in novembre, il Forum Sociale
Mondiale in India a gennaio.
Assemblea di preparazione del Forum Sociale Europeo
Genova, 19 luglio 2003