Comunicato Stampa Piedimonte S.Germano, 6 dicembre 2002 - ore 07.00 FIAT CASSINO DA IERI SERA IN SCIOPERO:
PICCHETTI E BLOCCHI STRADALI
e poi SCIOPERO GENERALE
Alle 19.30 di ieri sera gli operai dello stabilimento di Cassino hanno incominciato ad abbandonare le linee e alle 20,30 erano già tutti fuori dalla fabbrica.
Inizia così la risposta dei lavoratori Fiat alla notizia dell'intesa tra governo e azienda.
"Non è cambiato il piano della Fiat, e domani non troveranno nessuno davanti alle liste nominative per la cassa integrazione" urla dalle trombe Ettore Capoccia, rsu SinCobas della Logint (azienda Fiat terziarizzata). Immediata e unitaria la decisione: "8 ore di sciopero subito" e partono di nuovo, come già nei giorni scorsi, i preparativi per i picchetti e i blocchi stradali. Dalle 2.00 di questa notte è di nuovo tutto bloccato. Questa mattina i lavoratori del primo turno, arrivati per andare al lavorare come previsto, si sono uniti ai picchetti davanti ai fuochi accesi lungo tutte le strade che portano alla zona industriale.
Anche il coordinatore nazionale del SinCobas, Paolo Sabatini, ha passato la notte con i lavoratori della Fiat: "Rottura delle trattative? La trattativa non esiste. L'accordo Fiat-Governo ripropone il piano aziendale di smantellamento e quindi va respinto ed ostacolato. La risposta deve essere forte e unitaria, come qui a Cassino in tutto il gruppo va bloccata la produzione fino allo sciopero generale. Sì, bloccare la produzione, bloccare il Paese! I licenziamenti, comunque mascherati, non devono passare. Nessun lavoratore Fiat deve perdere il posto di lavoro. E' possibile e necessario preparare lo sciopero generale anche in tempi stretti per unificare le lotte, licenziamenti li abbiamo ovunque e la finanziaria ne produce altri. Tra poco andremo a Frosinone dove è in corso lo sciopero delle (la maggioranza sono donne) ex lsu, ora dipendenti delle cooperative che svolgono i lavori di pulizia nelle scuole. Per loro non c'è copertura finanziaria, ha risposto il governo, quindi vanno a casa. Si tratta di altri 16.000 licenziamenti. Qui vediamo il vero accordo tra Fiat e governo: licenziare!"
"Oggi nessuno è in fabbrica - dice Angelo Di Siena, rsu SinCobas di Fiat Auto - vogliono abbandonare Arese e prendono in giro i lavoratori di Termini Imerese, qualcuno dice ancora di farci diventare infermieri. Ci vogliono tutti licenziabili e precari! E' stato importante per noi lavoratori avere al nostro fianco l'altro ieri gli studenti e i giovani del movimento che si battono contro questo liberismo che mette il profitto al primo posto e che vuole ridurre tutto a merce in vendita! Non siamo in svendita, lo gridiamo forte alla GM. Sciopero generale subito, prima di Natale. Rilanciamo quindi l'appello (*) per una grande assemblea nazionale che dai blocchi dell'altro ieri abbiamo mandato a tutti."
S.in.Cobas - Ufficio Stampa
Info dirette dai blocchi 348.5141316 ; 333.3631857 ; 338.5604793
(*) Appello unitario da Cassino: "Nella giornata di sciopero unitario di oggi 4 dicembre allo stabilimento Fiat di Cassino, si è sancita una nuova forte relazione tra la lotta dei lavoratori e il 'movimento dei movimenti'. In questi giorni in tutte le mobilitazioni che hanno visto protagonisti i lavoratori Fiat contro il piano dell'azienda, diverse componenti del movimento hanno partecipato e solidarizzato, da Termini Imerese a Melfi, da Arese a Mirafiori a Cassino, fino alle azioni di disobbedienza di Venezia con l'occupazione di palazzo Grassi e quella della Pinacoteca Lingotto di Torino. Di fronte all'arroganza della Fiat e all'assoluta mancanza di risposte, è fondamentale proseguire nelle iniziative di lotta, nel solco dell'unità tra tutti i lavoratori e tra questi e le tante anime del movimento antiliberista. Oggi da Cassino parte un appello perché si incontrino al più presto le Rsu di tutti gli stabilimenti Fiat e perché si organizzi nel più breve tempo possibile un incontro nazionale tra le delegazioni dei diversi stabilimenti e il 'movimento dei movimenti'. Da Cassino parte oggi una grande mobilitazione di libertà e giustizia per tutti i compagni arrestati questa mattina. Non ci fate paura, da questa nuova unità nasce la nostra forza e la convinzione che vinceremo. *Dai blocchi dei lavoratori e del movimento dei movimenti a Cassino - 4 dicembre 2002"