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mi è arrivata da un amico questa e-mail, che inoltro agli amici più sensibili:
Con preghiera della massima diffusione tra gli amici, sicuri della vostra adesione morale e politica!
A seguito della richiesta
di 6 milioni di dollari di indennizzo all'Etiopia (per una nazionalizzazione avvenuta nel 1975) da parte della vostra filiale tedesca Nestlé Deutschland AG
abbiamo deciso di promuovere, fino a vostra rinuncia al risarcimento, il boicottaggio dei vostri prodotti *,
reputando immorale e grottesco (ma anche emblematico) che la maggiore multinazionale alimentare (118 miliardi di euro di fatturato nel 2001) chieda un indennizzo (pari allo 0,007% del proprio fatturato annuo) a un paese tra i più poveri al mondo (100 dollari di reddito medio procapite alI'anno) e affamato (l'Etiopia è in piena carestia **)
dott. Ernesto Burgio pediatra commissione ambiente e salute attac italia
* elenco di alcuni dei prodotti da boicottare: After Eight-Alemagna-Antica Gelateria del Corso-Baci-Buitoni-Cereali Nestlé-FoodServices-Fruit Joy-Fruttolo-Galak- Gran Dessert-KitKat-LC1-Lion-Mio-Motta-Motta Gelati- Motta Tartufone-Nescafé-Nesquik-Nestlé-Nestlé Orzoro Nutrizione Infantile-Perugina-Polo-Quality Street-Sasso Smarties ** EMERGENZA IN ETIOPIA a causa di vari fattori come: -il debito estero del paese -il crollo del prezzo del caffe' sul mercato globale(piu' che dimezzato in 2 anni) che rappresenta il 60 % dell'export etiope -la peggiore siccita' degli ultimi due secoli -reddito pro-capite di 100 dollari annui -sperpero da parte della dirigenza etiope di un'enorme quantita' di denaro(oltre a migliaia di morti e invalidi) in una guerra fraticida con l'Eritrea conclusasi da poco il popolo etiope si trova di fronte a una prospettiva terribile,cioe' RIPETERSI della SITUAZIONE del 1984 (morirono di fame e stenti UN MILIONE di persone!!). Attualmente sono a rischio di vita circa 13 milioni persone (vecchi, uomini, donne e bambini come noi) e se non si interviene in fretta ci sara' una catastrofe come quella dell'84
--> Dati: da Associazione Apertamente di Bologna www.apertamente.org
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