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Sindacato intercategoriale dei comitati di base S.in.COBAS sede nazionale: via Pietro Calvi 29 - 20137 Milano / tel. 02.7492485 - fax 02.7492503 / sincobas@libero.it
comunicato stampa FINANZIARIA E PENSIONI:
LA MISURA E' COLMA. BERLUSCONI VA FERMATO!
IL 24 SCIOPERI ANCHE IL SINDACALISMO DI BASE E LA FIOM
dichiarazione di Luciano Muhlbauer (segr. naz. Sincobas)
La misura è davvero colma. La perdita di potere d'acquisto di salari e pensioni sta raggiungendo il punto limite, i contratti per oltre un milione di lavoratori pubblici sono scaduti da quasi due anni e la precarizzazione della vita lavorativa sta imperversando.
E cosa fa il governo? All'entrata in vigore della Legge 30, che introduce la generalizzazione della condizione precaria, aggiunge un nuovo e insopportabile attacco al sistema pensionistico e stanzia cifre irrisorie per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, insufficienti persino ad avvicinarsi al recupero del salario perso in questi anni.
Il governo Berlusconi ha fallito su tutta linea. I lavoratori e i pensionati sono oggi più poveri e con meno diritti. E l'unica riposta del governo è il taglio delle pensioni e un ulteriore riduzione del potere d'acquisto degli italiani. E' positivo quindi che Cgil, Cisl e Uil abbiano rifiutato di proseguire la trattativa farsa e abbiano indetto un primo sciopero per il 24 ottobre.
Il Sincobas propone a tutto il sindacalismo di base e alla Fiom - che ha indetto lo sciopero generale dei metalmeccanici per il 17 ottobre - di convergere sul 24 ottobre e di proclamare lo sciopero generale per tutta la giornata il 24 ottobre.
Occorre costruire una grande giornata di sciopero e di lotta come primo passo per fermare Berlusconi. Ma è insufficiente invocare la difesa della riforma Dini e sbagliato accettare la logica di ulteriori "correzioni". Occorre invece costruire una piattaforma sociale che affronti l'insieme dell'emergenza sociale determinata da anni di applicazione delle politiche liberiste.
Il sistema pensionistico non può subire ulteriori peggioramenti, non va toccato, anzi vanno aumentate le pensioni minime che oggi non permettono nemmeno più una vecchiaia dignitosa. Va abolita la Legge 30 della precarietà totale. Le vertenze contrattuali non possono chiudersi con aumenti inferiori all'inflazione reale e va introdotto per legge un meccanismo automatico che consenta la salvaguarda del potere d'acquisto di salari, stipendi e pensioni. Questi sono i punti centrali su cui proponiamo di mobilitarci il 24 ottobre.
Una ragione in più per essere in piazza il 4 ottobre a Roma, contro una Europa che non considera i lavoratori, ma soltanto il mercato e i mercanti. Sarà il primo passo per preparare lo sciopero generale e un autunno di lotta per cacciare il governo Berlusconi, ma anche le disastrose politiche liberiste, il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti.
Ufficio Stampa Sincobas Milano, 1 ottobre 2003
Info: 338.4290610
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