Non è sufficiente sapere dove si vuole andare; è importante anche il come , il quando e il perchè.
Sul PERCHE' sono sbrigativo: diciamo che il patto di lavoro promosso dai social forum a Firenze rappresenta una buona carta di intenti e disegna in gran parte la nostra identità
IL DOVE in un certo senso da' cadenza cronologica alle nostre iniziative , determina la priorità delle cose senza pero' escludere niente.
DOVE ANDREMO I PROSSIMI MESI? - guerra- immigrazione- sanità pubblica-finanziaria-pcb-exa- scuola-proibizionismo...ce nè per tutti i gusti
CHI STABILISCE LE PRIORITA' i gruppi tematici forse nascono per questo, per evitare di perdere dei pezzi , per stare insieme all' interno di un orizzonte comune ; ognuno di noi dall'interno della propria area tematica secondo le proprie specificità e le proprie capacità può essere utile a questo movimento. Questa è la prima differenza che ci divide(scegliere la priorità , il gruppo tematico) ma anche un primo modo di stare insieme( dentro il gruppo tematico e dentro la plenaria )
IO personalmente ho scelto di stare nel gruppo Democrazia e Diritti , un bel gruppo, che fino ad oggi ha ragionato sulle regole della democrazia interna del Social Forum su mandato dell'Assemblea Plenaria. Dalla prossima riunione di gruppo cominceremo a discutere i modi del fare politica insieme , le modalità d'azione ; qui altre differenze si faranno sentire :non avremo più solo i gruppi tematici ma anche gruppi con modi differenti di stare in piazza (i famosi gruppi di affinità del 20 luglio a genova).
IL COME andare sara' sicuramente uno dei temi "caldi " della prossima riunione di gruppo(lunedi 3 dicembre ore 20.30 sede di R.C. di via Pile).
COME prenderemo questa decisione ? per consenso! cercheremo cioè di trovare una formula che in qualche modo, chi più chi meno, riesca ad accontentare tutti. Il metodo del consenso è una sfida , una scommessa , per niente facile da raggiungere ( prova ne è il fatto che nella plenaria di lunedi non si è raggiunto il consenso sul tema proposto ). il metodo del consenso è un obiettivo politico. Allargare il consenso su questo movimento non dovrebbe essere l'obiettivo di un solo gruppo tematico , dovrebbe esserlo dell'intero movimento.
Diversi sono i MODI per farlo : -stare in piazza,dove visibilità-azione-comunicazione rappresentano l'esserci - stare fuori dalla piazza (dibattiti, seminari, proiezioni, teatro...)dove l'esserci è invece rappresentato da visibilità-formazione-comunicazione. Visibilità-comunicazione sono le variabili fisse. Azione-formazione le variabili mobili (la ricchezza delle nostre differenze).
E infine il QUANDO. Va bene tutto: ognuno scelga i suoi tempi in base ai ritmi della sua vita. Ma una cosa lasciamola stare - non usiamo la parola emergenza. E da quando sono nato che questo Stato mi sottopone a un emergenza dopo l'altra, BASTA! Le emergenze sono funzionali a chi comanda.
Con questo chiudo , naturalmente mi aspetto numerose repliche, abbiamo una mailing-list usiamola, ciao Marco.
NB: anzi due cose lasciamo stare- teniamo fuori dalle assemblee la retorica e le medagliette sul petto,grazie.
----- Original Message ----- From: Marco Bendinelli To: BSsf Cc: radio Sent: Wednesday, November 28, 2001 11:32 AM Subject: COME, QUANDO,DOVE PERCHE
Non è sufficiente sapere dove si vuole andare; è importante anche il come , il quando e il perchè.
Sul PERCHE' sono sbrigativo: diciamo che il patto di lavoro promosso dai social forum a Firenze rappresenta una buona carta di intenti e disegna in gran parte la nostra identità
IL DOVE in un certo senso da' cadenza cronologica alle nostre iniziative , determina la priorità delle cose senza pero' escludere niente.
DOVE ANDREMO I PROSSIMI MESI? - guerra- immigrazione- sanità pubblica-finanziaria-pcb-exa- scuola-proibizionismo...ce nè per tutti i gusti
CHI STABILISCE LE PRIORITA' i gruppi tematici forse nascono per questo, per evitare di perdere dei pezzi , per stare insieme all' interno di un orizzonte comune ; ognuno di noi dall'interno della propria area tematica secondo le proprie specificità e le proprie capacità può essere utile a questo movimento. Questa è la prima differenza che ci divide(scegliere la priorità , il gruppo tematico) ma anche un primo modo di stare insieme( dentro il gruppo tematico e dentro la plenaria )
IO personalmente ho scelto di stare nel gruppo Democrazia e Diritti , un bel gruppo, che fino ad oggi ha ragionato sulle regole della democrazia interna del Social Forum su mandato dell'Assemblea Plenaria. Dalla prossima riunione di gruppo cominceremo a discutere i modi del fare politica insieme , le modalità d'azione ; qui altre differenze si faranno sentire :non avremo più solo i gruppi tematici ma anche gruppi con modi differenti di stare in piazza (i famosi gruppi di affinità del 20 luglio a genova).
IL COME andare sara' sicuramente uno dei temi "caldi " della prossima riunione di gruppo(lunedi 3 dicembre ore 20.30 sede di R.C. di via Pile).
COME prenderemo questa decisione ? per consenso! cercheremo cioè di trovare una formula che in qualche modo, chi più chi meno, riesca ad accontentare tutti. Il metodo del consenso è una sfida , una scommessa , per niente facile da raggiungere ( prova ne è il fatto che nella plenaria di lunedi non si è raggiunto il consenso sul tema proposto ). il metodo del consenso è un obiettivo politico. Allargare il consenso su questo movimento non dovrebbe essere l'obiettivo di un solo gruppo tematico , dovrebbe esserlo dell'intero movimento.
Diversi sono i MODI per farlo : -stare in piazza,dove visibilità-azione-comunicazione rappresentano l'esserci - stare fuori dalla piazza (dibattiti, seminari, proiezioni, teatro...)dove l'esserci è invece rappresentato da visibilità-formazione-comunicazione. Visibilità-comunicazione sono le variabili fisse. Azione-formazione le variabili mobili (la ricchezza delle nostre differenze).
E infine il QUANDO. Va bene tutto: ognuno scelga i suoi tempi in base ai ritmi della sua vita. Ma una cosa lasciamola stare - non usiamo la parola emergenza. E da quando sono nato che questo Stato mi sottopone a un emergenza dopo l'altra, BASTA! Le emergenze sono funzionali a chi comanda.
Con questo chiudo , naturalmente mi aspetto numerose repliche, abbiamo una mailing-list usiamola, ciao Marco.
NB: anzi due cose lasciamo stare- teniamo fuori dalle assemblee la retorica e le medagliette sul petto,grazie.
Capisco l'antipatia per alcune parole, ne sono affetto anch'io. Le parole consenso, unanimità, convinzione, mi evocano gli orrori staliniani, e gli orrori delle strutture commerciali delle multinazionali. Quanto alle urgenze, scadenze, problemi, ho un amico che ignora tranquillamente quelle fiscali, l'unico timore che ha è che il fisco non lo ignori, per questo cerca di tenere un basso profilo. Altri miei conoscenti ignorano la fame, la guerra, le malattie, altrui perchè importante è pensare alla propria famiglia, perchè bisogna concentrarsi sulle cose vicine, su cui si può incidere. Finchè.... Vorrei un movimento in cui ci sia posto per le convinzioni e le azioni di tutti coloro che vogliono un mondo senza ingiustizie, senza dover omogeneizzarmi ai metodi, ai tempi e alle priorità di chicchessia. Voglio poter essere minoranza senza che mi debba sentire in colpa. Voglio poter praticare iniziative con chi le condivide, senza obbligare (ottenere il consenso) tutti a praticarle. Sono felice che a fianco a me vi sono altri che si occupano di iniziative che io non ho voglia ne tempo di organizzare. Sono daccordo che vi devono essere scadenze principali decise insieme, ritengo che l'exa sia una di queste e sono disponibile a coinvolgermi con il gruppo pace e solidarietà o con chi vorrà lavorarci (Alfredo sono con te). Un'altra è l'opposizione alla legge Bossi-Fini con la scadenza nazionale del 19/1, cui io sono intenzionato a partecipare, ma senza ruolo di organizzazione. Fondamentale passaggio è lo sciopero generale del 14-12-2001 cui parteciperò, ma che spero molti altri organizzeranno. Ecc. Ecc. Pensate che si possano ignorare queste scadenze? Io parteciperò solo ad alcune riunioni, sono pigro, nato nel nord Italia dove ci si può godere la vita, mi senbra uno spreco non approfittarne almeno moderatamente, confido che altri compagni si occupino di tante altre cose. sauro
Carissimi e Carissime,
sono Thomas e volevo intervenire anchio rispetto al dibattito che si sta sviluppando in mailing list.
Innanzitutto una proposta: perché non utilizziamo la radio nei prossimi giorni per discuterne insieme ? Lo spazio dalle 12,30 alle 14,00 sembra fatto apposta per queste cose ..o anche la trasmissione del Giovedì sera dalle 20 alle 21.00 (Porto Alegre parla proprio dellattività dei social forum )
Fatemi sapere se per voi si può fare e se può essere interessante. Sarebbe un segnale di trasparenza simpatico e inoltre magari si arriva al seminario di metà Dicembre con qualche elemento in più.
Detto questo entriamo nel merito dellassemblea di Lunedì del social forum.
Autocritica. In qualità di "relatore serale" del gruppo democrazia-diritti avrei dovuto sottolineare che non si pretendeva una discussione così accesa o una decisione subito. Il materiale era stato infatti distribuito proprio per far sì che venisse letto, ragionato, digerito e successivamente discusso. Niente da fare, siamo stati puniti, e ora ci toccherà un seminario aggiuntivo......
Considerazioni. A qualcuno il consenso evoca il centralismo democratico, ad altri addirittura gli orrori staliniani. Altri ancora vedono già superpartiti e segretari all'orizzonte. Aiuto!!! Volevamo solo dire che siamo in tanti, veniamo da esperienze diverse, che abbiamo deciso di fare un pezzo di strada insieme, ma non pretendiamo che da tutti sia fatto e pensato allo stesso modo ! Si tratta di dare una cornice al tutto, dove ci possano stare modi, forme e idee diverse di fare e ragionare.
Vogliamo degli antidoti alla paralisi delle assemblee? Va bene, troviamo dei modi per far sì che le decisioni vengano prese, discutiamone..
La lotta come antidoto alla burocrazia? Senz'altro, ma non crediamo che non esistano rischi in assoluto. Rotazione dei portavoce( che hanno poteri limitati), autonomia relativa delle aree tematiche, comunicazione interna, autoformazione aiutano.....
Ci sono le emergenze, le priorità.... Sono d'accordo, ma ogni tanto fermiamoci a discuterne. Non sempre quello che facciamo è perfetto. Inoltre penso che il social forum debba anche preoccuparsi di autoformazione. In radio stiamo già iniziando a lavorare sull'Exa 2002 e sicuramente faremo il possibile per promuovere la manifestazione e lo sciopero del 14 dicembre. Detto questo, se io decido di stare in un social forum personalmente ( non come rappresentante della radio...non sono stato delegato dalla radio...) voglio confrontarmi, discutere e fare iniziative insieme ad altri. Quando faccio questo porto dentro la mia storia e la mia specificità a confronto con le vostre. Voi portate le vostre. Insieme facciamo qualcosa (esempio: la campagna contro Exa). Ognuno lo fa a suo modo dentro un quadro di riferimento comune.... E' ben diverso dal dire che tutti pensiamo e facciamo la stessa cosa....
Per il momento mi fermo qui.
Un abbraccio
Thomas
-----Messaggio originale----- Da: studio inthema [mailto:inthema@tin.it] Inviato: giovedì 29 novembre 2001 7.36 A: bsf@gelma.net Oggetto: Re: COME, QUANDO,DOVE PERCHE
----- Original Message ----- From: Marco Bendinelli To: BSsf Cc: radio Sent: Wednesday, November 28, 2001 11:32 AM Subject: COME, QUANDO,DOVE PERCHE
Non è sufficiente sapere dove si vuole andare; è importante anche il come , il quando e il perchè.
Sul PERCHE' sono sbrigativo: diciamo che il patto di lavoro promosso dai social forum a Firenze rappresenta una buona carta di intenti e disegna in gran parte la nostra identità
IL DOVE in un certo senso da' cadenza cronologica alle nostre iniziative , determina la priorità delle cose senza pero' escludere niente.
DOVE ANDREMO I PROSSIMI MESI? - guerra- immigrazione- sanità pubblica-finanziaria-pcb-exa- scuola-proibizionismo...ce nè per tutti i gusti
CHI STABILISCE LE PRIORITA' i gruppi tematici forse nascono per questo, per evitare di perdere dei pezzi , per stare insieme all' interno di un orizzonte comune ; ognuno di noi dall'interno della propria area tematica secondo le proprie specificità e le proprie capacità può essere utile a questo movimento. Questa è la prima differenza che ci divide(scegliere la priorità , il gruppo tematico) ma anche un primo modo di stare insieme( dentro il gruppo tematico e dentro la plenaria )
IO personalmente ho scelto di stare nel gruppo Democrazia e Diritti , un bel gruppo, che fino ad oggi ha ragionato sulle regole della democrazia interna del Social Forum su mandato dell'Assemblea Plenaria. Dalla prossima riunione di gruppo cominceremo a discutere i modi del fare politica insieme , le modalità d'azione ; qui altre differenze si faranno sentire :non avremo più solo i gruppi tematici ma anche gruppi con modi differenti di stare in piazza (i famosi gruppi di affinità del 20 luglio a genova).
IL COME andare sara' sicuramente uno dei temi "caldi " della prossima riunione di gruppo(lunedi 3 dicembre ore 20.30 sede di R.C. di via Pile).
COME prenderemo questa decisione ? per consenso! cercheremo cioè di trovare una formula che in qualche modo, chi più chi meno, riesca ad accontentare tutti. Il metodo del consenso è una sfida , una scommessa , per niente facile da raggiungere ( prova ne è il fatto che nella plenaria di lunedi non si è raggiunto il consenso sul tema proposto ). il metodo del consenso è un obiettivo politico. Allargare il consenso su questo movimento non dovrebbe essere l'obiettivo di un solo gruppo tematico , dovrebbe esserlo dell'intero movimento.
Diversi sono i MODI per farlo : -stare in piazza,dove visibilità-azione-comunicazione rappresentano l'esserci - stare fuori dalla piazza (dibattiti, seminari, proiezioni, teatro...)dove l'esserci è invece rappresentato da visibilità-formazione-comunicazione. Visibilità-comunicazione sono le variabili fisse. Azione-formazione le variabili mobili (la ricchezza delle nostre differenze).
E infine il QUANDO. Va bene tutto: ognuno scelga i suoi tempi in base ai ritmi della sua vita. Ma una cosa lasciamola stare - non usiamo la parola emergenza. E da quando sono nato che questo Stato mi sottopone a un emergenza dopo l'altra, BASTA! Le emergenze sono funzionali a chi comanda.
Con questo chiudo , naturalmente mi aspetto numerose repliche, abbiamo una mailing-list usiamola, ciao Marco.
NB: anzi due cose lasciamo stare- teniamo fuori dalle assemblee la retorica e le medagliette sul petto,grazie.
Capisco l'antipatia per alcune parole, ne sono affetto anch'io. Le parole consenso, unanimità, convinzione, mi evocano gli orrori staliniani, e gli orrori delle strutture commerciali delle multinazionali. Quanto alle urgenze, scadenze, problemi, ho un amico che ignora tranquillamente quelle fiscali, l'unico timore che ha è che il fisco non lo ignori, per questo cerca di tenere un basso profilo. Altri miei conoscenti ignorano la fame, la guerra, le malattie, altrui perchè importante è pensare alla propria famiglia, perchè bisogna concentrarsi sulle cose vicine, su cui si può incidere. Finchè.... Vorrei un movimento in cui ci sia posto per le convinzioni e le azioni di tutti coloro che vogliono un mondo senza ingiustizie, senza dover omogeneizzarmi ai metodi, ai tempi e alle priorità di chicchessia. Voglio poter essere minoranza senza che mi debba sentire in colpa. Voglio poter praticare iniziative con chi le condivide, senza obbligare (ottenere il consenso) tutti a praticarle. Sono felice che a fianco a me vi sono altri che si occupano di iniziative che io non ho voglia ne tempo di organizzare. Sono daccordo che vi devono essere scadenze principali decise insieme, ritengo che l'exa sia una di queste e sono disponibile a coinvolgermi con il gruppo pace e solidarietà o con chi vorrà lavorarci (Alfredo sono con te). Un'altra è l'opposizione alla legge Bossi-Fini con la scadenza nazionale del 19/1, cui io sono intenzionato a partecipare, ma senza ruolo di organizzazione. Fondamentale passaggio è lo sciopero generale del 14-12-2001 cui parteciperò, ma che spero molti altri organizzeranno. Ecc. Ecc. Pensate che si possano ignorare queste scadenze? Io parteciperò solo ad alcune riunioni, sono pigro, nato nel nord Italia dove ci si può godere la vita, mi senbra uno spreco non approfittarne almeno moderatamente, confido che altri compagni si occupino di tante altre cose. sauro