Bella l'idea della rubrica "segnala un classico", bella anche la cosa di
Natalia Ginzburg, per quanto riguarda l'arbitraggio credo di non poterlo
fare, primo perchè nessuno mi ha mai nominato arbitro, secondo perche le
regole del gioco le avete stabilite voi e non mi sembra contemplassero
l'arbitro,quindi, a partta iniziata non si cambiano le regole, comunque
rimango un vostro fedele lettore e....tifoso.
Comunque, era stata indicata la luna( il regolamento exa) ed ora siamo
ancora lì a guardare il dito che la indica.... mah, vacci a capire!
Un caro saluto Walter
-----Messaggio originale-----
Da: Enrico Fornoni <enrico.fornoni(a)tin.it>
A: Lista BSF <bsf(a)bresciasocialforum.org>
Data: martedì 2 dicembre 2003 20.42
Oggetto: [Bsf] Sauro, Natalia, violenza/nonviolenza
>
>1. Sauro
>
>Sauro chiede lumi.
>A me pare che mi chieda di spiegare delle battute
>A me pare che spiegare battute non abbia senso.
>Se le battute sono cattive, non vale la pena perdere tempo in spiegazioni.
>Se le battute sono buone, spiegarle significa rovinarle.
>Va bene se facciamo che le mie battute erano cattive e morta li'?
>
>
>2. Natalia
>
>Walter ha usato la parola fallocrazia: io avevo detto molti "cazzo".
>Mi sono poi accorto che tutti gli autori citati sia da Sauro che da me
erano
>maschi.
>Invece di realizzare una stupida par condicio dicendo qualche volta "figa",
>ho pensato di inserire nel dibattito la voce di una donna.
>
>Si tratta di una variazione sul tema grande/piccolo.
>
>"Per quanto riguarda l'educazione dei figli, penso che si debbano insegnar
>loro non le piccole virtu', ma le grandi. Non il risparmio, ma la
generosita
>' e l'indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo
>del pericolo; non l'astuzia, ma la schiettezza e l'amore della verita'; non
>la diplomazia, ma l'amore al prossimo e l'abnegazione; non il desiderio del
>successo, ma il desiderio di essere e di sapere.
>
>Di solito invece facciamoli contrario: ci affrettiamo a insegnare il
>rispetto per le piccole virtu', fondando su di esse il nostro sistema
>educativo. Scegliamo, in questo modo, la via piu' comoda: perche' le
piccole
>virtu' non racchiudono alcun pericolo materiale, e anzi tengono al riparo
>dai colpi della fortuna. Trascuriamo d'insegnare le grandi virtu', e
>tuttavia le amiamo, e vorremmo che i nostri figli le avessero: ma nutriamo
>fiducia che scaturiscano spontaneamente nel loro animo, un giorno avvenire,
>ritenendole di natura istintiva, mentre le altre, le piccole, ci sembrano
il
>frutto d'una riflessione e di un calcolo e percio' noi pensiamo che debbano
>assolutamente essere insegnate.
>
>In realta' la differenza e' solo apparente. Anche le piccole virtu'
>provengono dal profondo del nostro istinto, da un istinto di difesa: ma in
>esse la ragione parla, ................................... "
>
>Cosi' inizia un breve scritto di Natalia Ginzburg, intitolato < Le piccole
>virtu'>.
>A me piace molto e percio' lo segnalo (chiedo scusa per la ripetizione a
>quelli di Lilliput iscritti alla lista).
>
>
>3. violenza/nonviolenza
>
>Credo, caro Walter, che dopo aver fatto l'unico tifoso, ti tocchera' anche
>di fare l'arbitro e dichiarare la vittoria di Sauro per ritiro
>dell'avversario.
>Infatti, a parte le cattive battute non comprese, mi sembra che le
>rispettive posizioni siano gia' abbastanza chiare e che quindi non ci sia
>piu' molto da discutere.
>Per la verita' su un nuovo tema introdotto da Sauro varrebbe eccome la pena
>di discutere: il tema e' quello della violenza e di quel punto di vista
>sulla violenza che si chiama nonviolenza.
>Purtroppo pero' su questo tema non sono pronto.
>E' infatti un tema che assume troppo spesso la forma del tormentone.
>Spero proprio che prima o poi si riesca ad affrontare la questione come un
>tema politico e culturale decisivo (comunque la si pensi nel merito).
>Nel frattempo: non voglio partecipare al tormentone!
>Non voglio neppure alla lontana correre questo rischio.
>Quindi, finche' non riusciro' ad alzare il livello delle mie battute, su
>temi cosi' impegnativi, zitto e muto, proprio come un nanetto da giardino.
>
>Prima di salutarvi, do il mio contributo alla rubrica "Segnala un
classico",
>inaugurata da Sauro la settimana scorsa (Sauro devi rassegnarti: io
>interpreto! oppure non rassegnarti e protesta: io interpretero' lo stesso).
>Segnalo:
>Gianni Rodari - Grammatica della fantasia, introduzione all'arte di
>inventare storie
>(Ma ero indeciso tra questo titolo e "Il gioco dei quattro cantoni", sempre
>di Rodari).
>QUESTA NON ERA UNA BATTUTA!
>
>Ciao
>Enrico
>
>
>
>_______________________________________________
>Bsf mailing list