S.in.COBAS
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Comunicato Stampa
TRASPORTO LOCALE:
I LAVORATORI RESPINGONO L'ACCORDO BIDONE
RIAPRIRE LE TRATTATIVE CON LA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI
dichiarazione di LUCIANO MUHLBAUER
Segreteria Nazionale SinCobas
L'accordo firmato ieri 20 dicembre da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa ha dell'incredibile.
Una mobilitazione senza precedenti degli autoferrotranvieri di tutta Italia ha travolto la legge 146, quella delle mille regole per i lavoratori e di nessuna regola per governo e aziende, e chiesto senza indugi che venga firmato il contratto nazionale. Rivendicazioni, beninteso, che nulla avevano di estremistico. 106 euro di aumento erano semplicemente la cifra chiesta dagli stessi sindacati confederali, nel rispetto dei tragici accordi sulla politica dei redditi del 1993. Insomma, quella cifra minima era semplicemente dovuta, per poter recuperare almeno in parte la perdita salariale di questi anni.
Cgil, Cisl e Uil hanno condotto una trattativa con il governo, escludendo non solo le organizzazioni sindacali di base presenti nel settore, ma soprattutto i delegati dei lavoratori in lotta. 81 euro di aumento sono un bidone bello e buono e i lavoratori lo stanno respingendo con i fatti, bloccando anche oggi il trasporto pubblico in tante città.
Ma oltre il danno oggi arriva pure la beffa. Epifani aveva giustificato la firma dell'accordo con il fatto che occorreva salvare la contrattazione nazionale. Ebbene, sono passate poche ore da quelle parole e Cgil, Cisl e Uil di Milano e Brescia chiedono di aprire una trattativa integrativa a livello locale o regionale. Ovvero, esattamente quello che la Destra vuole da sempre e che Epifani diceva di voler osteggiare.
Il SinCobas è totalmente solidale con i lavoratori del trasporto locale che stanno scioperando contro l'accordo truffa.
Cgil, Cisl e Uil hanno abbandonato i lavoratori e oggi contribuiscono ad esporli agli interventi repressivi del Governo Berlusconi.
La firma va ritirata e la trattativa va riaperta, con la partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali presenti nel settore, come già chiesto in data odierna da tutto il coordinamento dei sindacati di base del settore, e soprattutto con la partecipazione diretta dei delegati eletti dai lavoratori in lotta.
Nessun accordo deve essere firmato senza l'approvazione dei lavoratori. Nessun accordo deve legittimare la riduzione dei salari.
Milano, 21 dicembre 2003