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Emilia-Romagna, l'impero sazio e disperato
La Regione Emilia-Romagna, dopo la Toscana e la Campania,
a seguito della modifica del Titolo V della Costituzione,
sta provvedendo ad elaborare un nuovo Statuto Regionale.
Purtroppo, cogliendo questoccasione, si stanno introducendo
nella legislazione disposizioni contrarie ai principi del diritto
naturale ed assai pericolosi per il bene comune della società
nel futuro.
Si rinnegano le radici cristiane della regione,
si esaltano momenti dolorosi nella vita della Regione,
si equiparano culture di morte e di vita
si stabilisce l'equivalenza tra fondamentalismi e religioni,
si mettono sullo stesso piano matrimonio e unioni di fatto.
Esistono anche casi di Regioni "virtuose", come risulta dalle
prime valutazioni di alcuni volontari di
http://www.fattisentire.net/, il gateway che supporta il
lobbying etico.
Questa diversità tra Regioni, tuttavia, dimostra che siamo
probabilmente di fronte a un progetto di più vasta portata
- portato avanti con consapevolezza da alcuni e seguito con
superficialità da altri - inteso a scardinare la società dalla
base, colpendo la famiglia, la dignità della persona umana,
la libertà.
Nella stessa prospettiva, mentre continuiamo ad insistere
verso le istituzioni toscane, iniziamo la messa in guardia
del mondo politico emiliano-romagnolo, segnalando quanto
farete ai media e alla società civile.
E una battaglia per loggi e per il domani, per noi e per i nostri
figli, per non lasciar loro una società totalmente degradata.
FACCIAMOCI SENTIRE!
cliccando su http://fattisentire.totustuus.info/
Fatti sentire ******************************************************************** Amici di Padre Aldo missionario in Papua ******************************************************************** Se vuoi ritirare la sottoscrizione dalla nostra newsletter vai al seguente link seguente: http://www.totustuus.net/groups/unsubs.php?lid=15 Powered by Totus Tuus Network
ITACA, un'altra strada è possibile
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Associazione per una nuova cultura politica - Comunicato del 22 Marzo 2004
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Sindrome cinese: quale futuro per i lavoratori bresciani?
Mercoledì 24 in sala Piamarta a Brescia, Carlo Scarpa e Mirko Lombardi discutono con Itaca l'evoluzione del quadro economico bresciano e in particolare l'impatto sul mondo del lavoro.
Brescia, 22 marzo 2004 - Carlo Scarpa, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche presso la Facoltà di Economia dell'Università di Brescia, e Mirko Lombardi, segretario provinciale del PRC, saranno i protagonisti dell'incontro-dibattito organizzato da Itaca in sala Piamarta a Brescia il prossimo mercoledì 24 marzo, nell'ambito della rassegna "La Tela di Penelope".
Il dibattito ruoterà intorno agli effetti che la globalizzazione dell'economia produce sul nostro territorio, e in particolare sull'occupazione locale. Si parlerà quindi della competizione con paesi emergenti come la Cina, i quali esportano prodotti in sovrapposizione con quelli delle specializzazioni che negli anni scorsi si sono via via affermate nella provincia di Brescia, proponendo una concorrenza molto agguerrita proprio sui mercati nei quali trovava sbocco la produzione bresciana. Soprattutto si valuteranno le conseguenze di questa concorrenza sui livelli di occupazione a Brescia e provincia, e si tenterà di descrivere le strade intraprese dal nostro tessuto produttivo per cercare una via di uscita a una situazione per la quale la risposta dei dazi doganali sembra ormai anacronistica e inefficace.
L'incontro-dibattito si terrà mercoledì 24 marzo alle ore 21 in Sala Piamarta, via San Faustino 70, Brescia.
Itaca è un'associazione culturale e politica nata a Brescia nel 2001 per reagire alle vicende politiche degli ultimi anni e alla frattura tra elettori e sistema politico avviando una serie di iniziative volte a riavvicinare i cittadini alla politica e alla passione civile attraverso la creazione di spazi per la partecipazione democratica alla dimensione sociale dell'esistenza.
Per affrontare insieme le grandi questioni che ci toccano da vicino, Itaca ha organizzato per tutto il 2004 La Tela di Penelope, rassegna di incontri-dibatito con esponenti locali della politica, della cultura e della società civile. Salve eccezioni, gli incontri si tengono l'ultimo giovedì di ciascun mese alle ore 21 presso la sala Piamarta in via San Faustino a Brescia.
Per informazioni:
Portavoce : Simone Zuin - 3474136448 - info(a)itacaonline.org
Ufficio Stampa: Roberto Basso - 335 5775311- stampa.itaca(a)libero.it
Organizzazione: Anna Mazzani, 333 7951861, ogigia(a)inwind.it
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un'altra strada è possibile
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GIOVEDI' 25 MARZO: APERTURA INTERNET PONTE
Dalle 19 aperitivo e Internet Ponte: venite a navigare gratis e liberamente al Ponte.
Durante la serata proiezione del video "Citizen Berlusconi", realizzato dalla rete televisiva pubblica americana PBS
circolo anarchico ponte della ghisolfa
viale monza, 255 milano
http://www.ecn.org/pontehttp://www.pontedellaghisolfa.org
--
GIOVEDI' 25 MARZO: APERTURA INTERNET PONTE
Dalle 19 aperitivo e Internet Ponte: venite a navigare gratis e liberamente al Ponte.
Durante la serata proiezione del video "Citizen Berlusconi", realizzato dalla rete televisiva pubblica americana PBS
http://www.ecn.org/pontehttp://www.pontedellaghisolfa.org
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Lunga vita ad Arianna che possa vivere in lunghissima pace , giustizia e
benessere, e sperando che il suo filo assieme a tanti altri ci aiuti ad
uscire dal dedalo delle guerre!!! Auguri Walter
-----Messaggio originale-----
Da: Luigi <luigi.lacquaniti(a)ecn.org>
A: bsf(a)bresciasocialforum.org <bsf(a)bresciasocialforum.org>
Data: sabato 20 marzo 2004 0.11
Oggetto: R: R: [Bsf] berlusconi
>Vi ringrazio per questo bellissimo scambio di email: condivido questa
>vostra preoccupazione; questo sentimento che ci unisce a quanti ci hanno
>preceduto e che talora hanno dovuto pagare con la vita la propria
>fedeltà alla libertà, all'uguaglianza, ai diritti dei lavoratori. Non
>smettiamo mai di ricordare a noi stessi e ai nostri figli cosa è stata
>la Resistenza; non smettiamo mai di ricordare a noi stessi e ai nostri
>figli cosa sono state le stragi in questo nostro Paese, tutte
>indistantemente senza responsabili.
>Mentre vi scrivo, la mia piccola Arianna, che ha 40 giorni, dorme serena
>in braccio alla sua mamma. E' un piacere guardarla. Per lei non sarò a
>Roma domani, ma è un sacrificio che faccio volentieri.
>Qui sulla mia scrivania vi è un cdrom su cui ho scaricato le immagini
>girate immediatamente dopo la strage della stazione di Bologna, e che si
>possono reperire liberamente su http://www.arcoiris.tv/.
>E' una delle tante tragiche testimonianze di cui è solcata la storia di
>questo Paese, la nostra storia. Quando Arianna sarà grande le spiegherò
>che la Democrazia e la Pace sono il bene più grande e vanno difese anche
>con la nostra memoria storica.
>Un abbraccio a quanti domani cammineranno per le vie di Roma, per
>testimoniare anche tutto questo.
>
>LL
>
><<Era proprio una lucciola, nella crepa del muro. Ne ebbi una gioia
>intensa. E come doppia. E come sdoppiata. La gioia di un tempo ritrovato
>- l'infanzia, i ricordi, questo stesso luogo ora silenzioso pieno di
>voci e digiuochi - e di un tempo da trovare, da inventare. Con Pasolini.
>Per Pasolini ormai fuori del tempo ma ancora, in questo terribile paese
>che l'Italia è diventato, mutato in se stesso>>. (L.Sciascia, L'affaire
>Moro, Sellerio 1978)
>
>
>-----Messaggio originale-----
>Da: bsf-bounces(a)bresciasocialforum.org
>[mailto:bsf-bounces@bresciasocialforum.org] Per conto di
>diletta(a)autistici.org
>Inviato: venerdì 19 marzo 2004 20.52
>A: bsf(a)bresciasocialforum.org
>Oggetto: Re: R: [Bsf] berlusconi
>Priorità: Alta
>
>
>Caro Walter,
>io sono piccola,pensa che nel '74 non ero ancora nata, però la memoria
>storica è una cosa di cui sto imparando l'estrema importanza, una "cosa"
>che a quelli della mia generazione stanno cercando di far dimenticare a
>tutti i costi, a colpi di discoteche e centri commerciali, perchè è una
>"cosa pericolosa". L'ho vista e l'ho sentita forte nelle viscere
>davvero la prima volta in Guatemala ed in Messico, quando ho conoscuto
>miei coetanei che si sono fatti incarcerare "per non dimenticare". Il
>vostro ricordo è il mio ed il nostro non ancora feti. Come già detto, la
>forza e la lotta degli "adulti" impegnati in quello che fate voi è la
>guida per noi "giovani" impegnati in quelle stesse cose. Quindi, con la
>commozione negli occhi e sulla pelle, un grande abbraccio.
>
>Diletta
>_______________________________________________
>Bsf mailing list
>
>
>
>_______________________________________________
>Bsf mailing list
INFORMAHUMUS 23
www.progettohumus.it : il maggiore portale italiano su Chernobyl, nucleare e solidarietà
www.progettohumus.it compie un anno: grazie a tutti coloro che ci hanno seguito
ISCRIVITI, PARTECIPA, PROPONI ARGOMENTI NEL FORUM DEL SITO www.progettohumus.it
A TORINO IL 26.03.04 ALLE ORE 18,00 INAUGURAZIONE NAZIONALE DELLA MOSTRA “26 APRILE” (maggiori informazioni nelle sezione delle novità della newsletter).
LA RIFLESSIONE DELLA NEWSLETTER
I “COSTI” DEL NUCLEARE”(prima puntata)
Nel 1980 l’ENEL ha stipulato un contratto per l’invio, il trattamento e la riconsegna all’Italia di 105 tonnellate di combustibili per centrali atomiche. L’altro contraente è la BNFL (British Nuclear Fuel), società governativa che da oltre 30 anni riceve e trasforma materiali contaminati italiani, giapponesi, australiani, nella centrale atomica di Sellafield (vedi nel sito http://www.progettohumus.it/Specials/NonCherno.html).
Le scorie radioattive inviate in Gran Bretagna provengono principalmente dagli impianti di Saluggia e Trino (Vercelli). A Saluggia (una delle zone in Italia con la più alta incidenza di tumori fra la popolazione), nel reattore spento della FIAT AVIO ed in un centro di ricerca dell’ENEA, si trovano 1.550 metri cubi di scorie radioattive; a Trino, nella centrale disattivata, 1.020 metri cubi.
Dal 1980 ad oggi le scorie inviate ammontano a oltre 50 tonnellate di combustibile atomico.
I costi per 54 tonnellate di sostanze altamente radioattive (dati della SOGIN, la società statale che gestisce le scorie) sono 15 milioni di euro per i trasporti più 1 milione e 224 mila euro per ogni tonnellata di rifiuti nucleari dai quali estrarre plutonio (buono per le bombe atomiche) ed uranio impoverito per i micidiali proiettili. (Ricordiamo che il DU – uranio impoverito – debitamente trattato è più efficace e meno costoso del tungsteno monocristallino. Quando il proiettile entra in una corazzatura polverizza l’uranio che esplode in frammenti incandescenti che, uscendo dalla parte perforata ed a contatto dell’aria, aumentano l’effetto distruttivo. A livello sanitario i problemi avvengono quando il DU entra nell’organismo o sotto forma di pulviscolo, o sotto forma di schegge. L’uranio ingerito, inalato o presente nei frammenti di proiettile incorporati, può essere solubilizzato dall’organismo e depositarsi nei vari organi, soprattutto a livello renale, causando patologie da immunodepressione, cancri ossei, leucemie, anemie, ecc..L’uranio lasciato sul campo di battaglia viene lentamente trasportato dal vento e respirato, ed il fall out può contaminare le falde acquifere od entrare nella catena alimentare.)
Da Sellafield i residui senza valore bellico/militare, radioattivi per “soli” 30 anni, torneranno in Italia per essere ricollocati (Sardegna?!).
Il prezzo lo paghiamo noi: 5 centesimi di euro per ogni kilowatt della bolletta ENEL di ciascun cittadino. Cinque centesimi per le armi nucleari, accanto alle quali lavorano e si ammalano di cancro e leucemia i nostri soldati in missione “di pace” nella ex Jugoslavia, Iraq, Afghanistan e Somalia: sono i paesi dove i proiettili anticarro sono stati adoperati e dove i loro residui (uranio impoverito), spesso invisibili, giacciono sul terreno, nelle case, nei campi di grano e verdure (nel 1994 in Bosnia sono stati sparati 10.000 proiettili radioattivi). Si teme siano stati usati anche a Quirra, in Sardegna, dove, tra la popolazione attorno al poligono, si sono registrati 14 casi di tumori sospetti. (Fonti: Marco Mostallino, l’Unione Sarda, 29 maggio 2003; sito uranioimpoverito.it)
WWW.PROGETTOHUMUS.IT: LE NOVITA
26 MARZO 2004: inaugurazione mostra “26 Aprile” su Chernobyl e Bielorussia, h.18,00 via Stampatori 4, palazzo Scaglia di Verrua, Torino. L’inaugurazione sarà preceduta da un incontro con le associazioni del volontariato a cui parteciperanno il presidente di Komchernobyl, dr. Vladimir Tsalko, il vice governatore della regione di Gomel Klebleev Vitaly ed il consigliere politico dell’Ambasciata di Belarus in Italia, dr. Serghjei Serghjejev. La mostra è dedicata all’amico pittore Paolo Cimoni. Paolo Cimoni era nato a Caldana (Grosseto) nel 1945 ed è qui che ha sempre vissuto e lavorato. Conosciuto come il pittore dei minatori, ha sempre amato dipingere il mondo delle miniere con i suoi personaggi e gli spaccati di vita quotidiana. Le sue opere sono un omaggio alla gente semplice, al lavoro, alle tradizioni, a Caldana e alla Maremma. Paolo ha ritrovato lo stesso legame con le terre Bielorusse dove ha ritrovato la stessa semplicità ma anche la stessa fierezza della gente che le abita.Fare un elenco delle mostre a cui ha partecipato e dei premi ricevuti sarebbe impossibile. Fra i momenti più significativi: nel 1971 espone per la prima volta a Firenze in una collettiva "Pittori di Maremma". Nel 1979 riceve da Romano Battaglia il 1° premio "Lettere e Arti premio Apuania". Nel 1985 l'Accademia Veneta di Scienze e Arti di Cavalese, gli organizza una personale. Nel 2002 organizzata da Legambiente espone a Kiev nel museo di Chernobyl.
La mostra è prenotabile: vedi sito http://www.progettohumus.it/Forum/viewforum.php?f=6
HOME PAGE: è stata rifatta la home page. Nella tendina scorrevole di Updates sono stati aggiunti tutti gli Informahumus dal n° 17 in poi.
FORUM: è attivo dal primo marzo 2004. Il vostro contributo potrà renderlo un luogo d’incontro aperto in cui confrontarci con serietà, rigore, passione, scientificità, e più in generale con tutte le nostre idee, sulle tematiche inerenti Chernobyl, il nucleare, la Bielorussia e tutti gli altri stati colpiti dall’incidente nucleare, la solidarietà e la cooperazione. Vedi sito: http://www.progettohumus.it/Forum/index.php
SEZIONE LINK AMICI (http://www.progettohumus.it/LinkTema/LinkAmici/LinkAmici.html): sta progressivamente aumentando in numero e qualità. Aspettiamo segnalazioni per link reciproci: contattare il webmaster: slimdany(a)hotmail.com .
LA SPERIMENTAZIONE AGRONOMICA: sono in corso i preparativi per effettuare, fra aprile e maggio, lo stage agronomico (corso di specializzazione) agli agronomi bielorussi sull’approfondimento delle tecniche del “fuori suolo”. Lo stage si terrà presso l’Istituto Mario Neri grazie alla collaborazione dello stesso Istituto e del Servizio Produzione Vegetali della Regione Emilia Romagna. Vedi, come linee guida, lo stage precedentemente effettuato: http://www.progettohumus.it/Azioni/ProAgro/Italia/Italia.html Nella serra sperimentale di Gomel, in attesa del completo disgelo, stanno predisponendo tutto il materiale (idrocomputer, collegamenti, preparati per soluzioni nutritive) per dare avvio alla coltivazione “fuori suolo”. Vedi: http://www.progettohumus.it/Azioni/ProAgro/Molciany/Molciany.html). Nell’ultimo coordinamento del Progetto Humus (28 febbraio) sono state impostate le linee generali per la costruzione della serra per il villaggio di Dubovy Log: quest’anno si vorrebbe preparare il progetto, il terreno, le infrastrutture ed ottenere tutte le autorizzazioni di legge. E’ stato previsto un investimento complessivo di 60.000 euro. Contiamo sul sostegno di tutti (vedi: http://www.progettohumus.it/Donazioni/Donazioni.html).
LA GESTIONE DEL RISCHIO RADIOATTIVO: è stato stampato il volume sulle raccomandazioni e sullo stile di vita idoneo per assicurare le migliori condizioni possibili di qualità di vita in territorio contaminato (vedi: http://www.progettohumus.it/Azioni/ProSocio/EducazioneStili/EducazioneStili…). Il libro è frutto dell’indagine svolta per due anni consecutivi sul campo dal progetto Humus in collaborazione con Nii Radiologhi. E’ in fase di distribuzione a tutte le famiglie del villaggio di Dubovy Log.
LA SEGNALAZIONE DELLA NEWSLETTER
Ogni sette secondi un bambino muore di fame
Ogni sette secondi un bambino muore di fame, eppure oggi ci sono le condizioni economiche e tecnologiche per realizzare un mondo più sicuro, più prospero e più giusto per tutti.
Nel Settembre del 2000, durante il Millennium Summit, 189 Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a lavorare insieme per raggiungere otto obiettivi:
1. eliminare la povertà estrema e la fame,
2. assicurare l’istruzione elementare universale,
3. promuovere la parità fra i sessi,
4. diminuire la mortalità infantile,
5. migliorare la salute materna,
6. combattere l’HIV/AIDS e le altre malattie,
7. assicurare la sostenibilità ambientale,
8. sviluppare una partnership globale per lo sviluppo.
Ora gli impegni presi in quell'occasione devono essere mantenuti.
Il Progetto Humus sostiene la Campagna “No excuse 2015” promossa con il sostegno dell’ONU. ed invita a firmare la petizione on line “No excuse 2015”, per far pressione, affinché i Governi rispettino gli impegni presi.
FIRMA
per raggiungere gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Sito della campagna
http://www.millenniumcampaign.it/index.html
Grazie per l'attenzione!
Massimo Bonfatti
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