Dal forum del teatro una proposta per una cultura di democrazia,
una proposta di campagna (a seguire) per i compagni arrestati
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PER I COMPAGNI ARRESTATI.
dal forum del teatro comunicazione inviata a Genoa Legal Forum, Firenze
Social Forum, Puntorosso, Brescia Social Forum, Roma Social Forum e
Disubbedienti
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Dopo gli arresti dei compagni del Sud, dopo aver detto a tutti
che "siamo tutti sovversivi", dopo il moltiplicarsi delle mobilitazioni
nelle città italiane, il forum del teatro crede sia importante farsi
carico dal punto di vista della comunicazione e dell´azione politica
intorno a questa vicenda di una necessaria e ancor più decisa reazione.
Proponiamo che sia messa in atto una campagna reale, un appello forte,
lanciato ora nel nostro paese, per la tutela della democrazia. La
promozione e il sostegno ad un appello rivolto alla società civile,
all´ambito politico e giuridico, a quello culturale e artistico.
Un´appello che richiami alla "resistenza" e all'opposizione più ferma
all'ennesima espressione dei poteri che fanno capo al governo
Berlusconi in questo stato "travestito": alla cilena.
Che degli attivisti che hanno partecipato al "progetto per Firenze"
siano reclusi nelle carceri speciali... Questo travalica ogni misura.
Ci riporta all'alba dopo la Diaz, come se un anno e mezzo fosse passato
invano.
Per anni in passato abbiamo assistito alle repressione carceraria che
ha duramente colpito il dissenso antagonista in Italia. Per anni
abbiamo cercato di non lasciare soli i compagni e le compagne nelle
galere.
Ora noi crediamo che il tempo sia cambiato. Crediamo che questa feroce
e a un tempo solo grottesca manifestazione pubblica dei "numeri" di cui
ancora il nostro codice penale può dare sfoggio, sia ad una sorta di
capolinea.
Visibile, evidente e comprensibile a tutti.
Parlare di dissenso e doverci confrontare con tali scenari per il solo
nostro essere per il mondo a tutela di un suo futuro sostenibile non
può e non deve restare solo una questione del movimento.
Vi chiediamo, tutti insieme di redarre e promuovere questo appello e di
chiamare ad una reazione concreta tutti gli ambiti lavorativi e sociali
che lo sottoscriveranno. Un´azione da realizzare fino a quando gli
attivisti del movimento non saranno scarcerati.
PUNTI PROPOSTI PER LA REDAZIONE DELL´APPELLO
1) Affermazione del pericolo per il nostro paese di continuare a
restare vittima inerme di fronte a tanta violenza
istituzionale. Diritto ad una "ferma" reazione democratica e a
riaffermare le fondamentali libertà della persona.
2) Collocazione della vicenda in uno dei punti più alti del movimento
italiano dopo il post-Genova e la reazione alla guerra in
Afghanistan: la straordinaria realtà della riunione dei movimenti
sociali europei a Firenze con tutto quello
che questa porta con sé.
3) Azione e manifestazione concreta e costante del dissenso per i
provvedimenti giudiziari dei giorni scorsi
e opposizione al reiterarsi futuro di tali e cilene modalità di
confronto con "i non allineati".
4) Richiesta di sospensione dei provvedimenti messi in atto. Liberi
tutti e libere tutte. Senza se e senza ma!
5) Definitivo stralcio dal nostro codice penale di quegli articoli di
legge di stampo fascista che ancora vi trovano subdola ospitalità e
che rendono ancora possibili "capolavori" come quelli realizzati
dalla Procura di Cosenza
AZIONI CONCRETE A SOSTEGNO DELL´APPELLO
Non possiamo più tacere.
Per quel che riguarda l´ambito culturale ed artistico noi artisti e
intellettuali del forum del teatro proponiamo operativamente (oltre
che di essere tra i firmatari dell'appello/campagna di cui sopra) di
chiedere al Teatro Italiano (ufficialmente) che prima di ogni
spettacolo a partire dalla settimana prossima (sperando in un rapida
redazione) sia letto o distribuito ad ogni spettatore l´appello di
denuncia e ad un tempo di tutela dei diritti democratici in questo
paese.
Siamo convinti che ogni ambito possa trovare una strada: studenti,
lavoratori, cittadini.
Perché se un altro mondo è possibile, il rispetto delle garanzie
democratiche (costruite e consolidate in questo paese a partire dalla
Resistenza) passa prima di tutto dal fatto che chi lo costruisce non
finisca in prigione.
E dopo il Forum Sociale Europeo di Firenze questo dev´essere a tutti
noi ancora più chiaro.
Un saluto e un abbraccio a chi ora "resiste" in cella.
il forum del teatro
buon lavoro
maurizio biosa
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