BRESCIAOGGI Sabato 8 Marzo 2003
Sì del consiglio comunale alla Spa per Santa Giulia
Nasce Brescia musei per i tesori romani
Le opposizioni: «Bastava Brescia mostre». Corsini: «Uno strumento per migliorare la fruibilità delle strutture». Il Comune in Bresciatourism
Brescia vuol promuovere i suoi gioielli, dalle Domus dellOrtaglia al patrimonio museale; vuole aumentarne la fruibilità e vuole promuoverne limmagine nel mondo. Così, ieri pomeriggio, in consiglio comunale si è parlato di turismo e di promozione museale, dicendo sì a due delibere che parlano dellimmagine di Brescia, di ciò che la città può offrire e come è in grado di farlo: la costituzione della società Brescia Musei spa, e la partecipazione del Comune nella società Bresciatourism srl. Due delibere approvate non senza un dibattito ampio (la campagna elettorale alle porte ha reso il confronto ancor più accesso e caustico), che hanno visto la maggioranza compatta sul fronte del sì (in entrambi i casi i favorevoli sono stati 21) e le opposizioni ora più critiche (6 no a Brescia Musei, Lega e Forza Italia-Ccd; 2 no della Lega a Bresciatourism), ora attendiste (astenuta Rifondazione su entrambe le decisioni, Forza Italia-Ccd su Bresciatourism), ora disertando il voto (An in entrambe le occasioni).
In ogni caso il dibattito non è mancato, soprattutto davanti allidea, presentata dal sindaco-assessore alla cultura Paolo Corsini, di affidare a «Brescia Musei spa» la gestione di attività e servizi per i musei della città. «Servizi - ha spiegato il sindaco - già esternalizzati dal Comune, che una spa potrà trattare con maggiore incisività». Alla neonata società parteciperanno oltre alla Loggia con il 92% (13.800 azioni del valore di 10 euro ciascuna), la Fondazione Cab (il 4% del capitale con 600 azioni), la Fondazione Asm e la Camera di Commercio (il 2% ciascuno con 300 azioni). «La Fondazione Cab - ha spiegato il sindaco - in quattro anni ha speso per Santa Giulia 13 miliardi di vecchie lire ed è stata per noi qualcosa di più di uno sponsor». Un partner che - è stato spiegato - si è offerto come socio allinterno della nuova realtà.
Una Spa che per la maggioranza ha il compito di promuovere e rendere più fruibile lo straordinario patrimonio museale della città. «Un patrimonio - ha continuato il primo cittadino - che ci è riconosciuto in tutta Italia e che con questa società (che avrà in dote dal Comune un contributo annuale di 1.600.000 euro, ndr) vuole essere ulteriormente valorizzato».
Ma per valorizzarlo non bastava «Brescia mostre, Grandi eventi», la società mista Loggia, Broletto? La domanda se la sono posta in tanti nei banchi delle opposizioni: da Enzo Cibaldi a Fausto Di Mezza (Forza Italia); da Cesare Galli (Lega) a Antonio DAzzeo e Andrea Arcai (An). «Si è voluto mettere una pietra tombale su Brescia mostre e sulla collaborazione con la Provincia - è la sintesi dei loro interventi -. Si è creata, a legislatura in scadenza, una società a beneficio del sindaco Corsini che vuole appropriarsi della cultura bresciana gestendo con criteri da privati soldi pubblici». Cè stato anche chi - ad esempio Enzo Cibaldi - ha criticato la scelta della Spa, perchè ritenuta una forzatura, un sistema studiato semplicemente per creare un nuovo punto di potere e per eludere norme e vincoli delle gare dappelto».
Accuse rispedite al mittente, sia dal sindaco che dagli interventi dai banchi della maggioranza (Giuseppe Onofri, Alberto Martinuz, Adriano Taglietti, Salvatore Libra, Maurizio Billante, Fabio Capra), che hanno sottolineato come la scelta sia maturata dopo uno studio approfondito del professor Paolo Leon e come la soluzione «Brescia mostre» non fosse percorribile.
E dopo la nascita di «Brescia musei spa», La Loggia è entrata con un 5% (pari a 5 mila euro) nel capitale di Bresciatourism (società al 93% della Camera di commercio con partecipazioni dell1% di Ascom e Confesercenti). Un altro passo verso la promozione della città.
Marco Toresini
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