ciao, c'è molto che potrei scrivere con il materiale che ho tra le mani, purtoppo, al di là di questa 'foto' recente, uscita su un settimanle locale.
Stefano
da "Luce", 29/02/2004 [leggete i numeri e nomi sotto]:
Per la caserma Mara un futuro d'eccellenza
Cambio della guardia alla caserma Ugo Mara a Solbiate Olona. Il generale Fabrizio Castagnetti ha lasciato il comando, promosso nello staff dello Stato Maggiore della Difesa a Roma, al suo posto il generale Mauro Vecchio.
Presenti alla Mara per l'importante cerimonia l'Ammiraglio Gregory Jhonson, numero uno della NATO nell'area del Mediterraneo ed il generale Cosimo D'Arigo, comandante delle forze terrestri NATO in Italia, oltre a molte autorità che hanno affollato la tribuna allestita per l'occasione.
Sotto la guida di Castagnetti la caserma solbiatese ha vissuto le varie fasi della trasformazione in base del Corpo d'Armata di reazione rapida della NATO, diventando uno dei sei comandi ad alta potenzialità operativa. Attualmente lo staff è composto da 400 ufficilali e sottoufficiali ed una Brigata di 1600 soldati prevenienti da 11 nazioni della NATO: Germania, Grecia, Ungheria, Polonia, Portogallo, Spagna, Turchia, Regno UNito, Stati Uniti, Paesi Bassi e Italia.
La Mara, dunque, oggi è un punto d'eccellenza nel mosaico di forze chiamate ad operare negli scenari più complessi ed dall'1 luglio al 31 dicembre 2004 toccherà alla caserma solbiatese essere "NATO Responce Force", un livello di responsabilità di prestigio ed unico. Nel corso del suo intervento il generale Castagnetti, dal 2001 quando fu avviato il progetto per realizzare un corpo d'armata di reazione rapida e la prposta di offrire la caserma solbiatese fu accolta con scetticismo.
"Fu una sfida dura - ha detto - una specie di 'missione impossibile', ma ce l'abbiamo fatta. Avevamo uno scopo, abbiamo avuto fuducia, abbiamo lavorato come un team e siamo stati premiati". Dall'ammiraglio Jhonson un augurio: "Continuate sulla strada che avete intrapreso, siete un elemento importante della NATO".
E proprio il numero uno della NATO nell'area del Mediterraneo non risparmia i coomplimenti su quanto in pochi anni è stato realizzato. Un progetto che, per essere completato, aspetta solo i residence con i 250 alloggi per le famiglie dei militari, la scuola, i campi sportivi ed un parco. Una serie di adempimenti che porteranno la Mara ad assumere l'aspetto definitivo.
Un villaggio destinato a diventare un fiore all'occhiello della Mara, dove si vuole sperimentare il modello di caserma - famiglia. Una realizzazione importante, come ha sottolineato il generale Castagnetti, "perchè con il villaggio militare la base assumerà un'importanza che va oltre gli interessi dell'alleanza e rappresenterà un'icona, un esempio da seguire per il nuovo esercito italiano completamente professionalizzato".
Rosella Formenti
NB: ricordo che è già stato completato ed attivo il mega "Villaggio IPER", nato proprio a fianco della base per soddisfare le esigenze dei militari, oltre che dei cittadini dei comuni limitrofi.
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Beati i Costruttori di Pace
Riferimento locale: Stefano Ferrario, 328 6738765