Morire di smog
<http://www.labottegadelbarbieri.org/morire-di-smog/> 24 Ottobre 2019
Sono allarmanti i dati del Rapporto 2019 sulla qualità dellaria (*)
di <https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/> Gruppo dIntervento
giuridico Onlus
Secondo il Rapporto 2019 sulla qualità dellaria dell
<https://www.eea.europa.eu/it> Agenzia Europea dellAmbiente (E.P.A.),
laria che respiriamo nel Vecchio Continente è tuttaltro che limpida e
pulita.
La situazione è molto grave e per lItalia non è migliorata
<https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2018/11/01/morire-di-smog-una-nor
malita/> rispetto al 2018.
Nel 2019 ha raggiunto il primato europeo per morti premature a causa
dellinquinamento da
<http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/monitoraggio/inquinanti-mo
nitorati/biossido-di-azoto> biossido di azoto (NO2): il
<http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/monitoraggio/inquinanti-mo
nitorati/biossido-di-azoto> biossido di azoto si forma in massima parte in
atmosfera per ossidazione del monossido (NO), inquinante principale che si
forma nei processi di combustione. Le emissioni da fonti antropiche derivano
sia da processi di combustione (centrali termoelettriche, riscaldamento,
traffico), che da processi produttivi senza combustione (produzione di acido
nitrico, fertilizzanti azotati, ecc.).
LItalia è al primo posto in Europa per morti premature dovute a biossido di
azoto (14.600 decessi) e ozono (3mila) e al secondo posto per le vittime del
particolato fine PM2,5 (58.600).
https://gruppodinterventogiuridicoweb.files.wordpress.com/2015/12/auto-e-smo
g-da-stadio24-com.jpgautomobili e smog (foto da stadio24.com)
Nella Pianura Padana, la
<https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/19_ottobre_17/venezia-
04-documentoacorriereveneto-web-veneto-1f5000d0-f0a2-11e9-b596-636dfee2af29.
shtml> camera a gas dItalia dove vivono 23 milioni di persone (il 43% della
popolazione nazionale), due milioni di italiani vivono in aree dove i
limiti imposti dallUnione Europea ai tre principali inquinanti sono
sistematicamente violati. Padova, certo non una metropoli, si distingue
per il primato di inquinamento da PM2,5 e PM10.
L <http://www.who.int/> Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha
rincarato la dose.
Il Rapporto presentato in occasione della prima Conferenza Globale
sullinquinamento dellaria e la salute
<http://www.who.int/air-pollution/news-and-events/how-air-pollution-is-destr
oying-our-health> ha afferma che quotidianamente più del 90% dei bambini e
ragazzi sotto i 15 anni nel mondo respira aria inquinata. Ciò è causa di
600 mila morti infantili dovute allo smog respirato in casa e fuori.
LItalia fa parte dei paesi con la qualità dellaria peggiore, tanto che il
98% dei bambini è esposto a livelli troppo alti di polveri ultrasottili.
Il <http://www.who.int/news-room/air-pollution> rapporto
dellOrganizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) 2018 aveva
<https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2018/05/06/sette-milioni-di-morti
-nel-2016-a-causa-dellinquinamento/> già rivelato dati piuttosto drammatici.
Di fatto, Il 90% della popolazione mondiale respira aria inquinata.
Si stimano ben 7 milioni di decessi dovuti, direttamente o indirettamente,
allinquinamento atmosferico,
<https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2014/03/26/linquinamento-dellaria
-uccide-parecchio-piu-di-quanto-si-pensi/> dati costanti negli ultimi anni.
E chi si affida alle condizioni ambientali locali, dovrà ricredersi:
Cagliari, città di mare dominata dai venti, è ai primi posti in Italia per
inquinamento dellaria da polveri sottili e conseguenti decessi, come
risulta dalla ricerca <https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1817364>
Ambient Particulate Air Pollution and Daily Mortality in 652 Cities,
pubblicata sul New England Journal of Medicine (22 agosto 2019).
Bisogna cambiare registro, se non ora quando?
Gruppo dIntervento Giuridico onlus
qui i
<https://www.eea.europa.eu/publications#c14=air-quality-reports&c12=&c7=en&c
9=all&c11=5&b_start=0> Rapporti sulla qualità dellaria dellE.P.A.
(*) articolo tratto da <https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/> Gruppo
dIntervento giuridico Onlus
SABATO 5 OTTOBRE CI VEDIAMO A LONATO (BS) PER LA MARCIA NO TAV!
Ritrovo ore 14 in piazza Martiri della Libertà. Attenzione: data la
manifestazione delle frecce tricolori prevista anche per sabato, sarà
probabile maggior traffico in zona lago. Invitiamo a partire con un po'
di anticipo.
Vi invitiamo inoltre a portare con voi una borraccia per l'acqua al fine
di ridurre al minimo la distribuzione di bottiglie d'acqua e quindi il
consumo di plastica.
Questo l'evento facebook che vi chiediamo di diffondere:
https://www.facebook.com/events/884701815237122/
In allegato trovate la locandina.
Qui sotto i motivi che ci spingono a scendere in piazza:
Con la pubblicazione dell' Analisi costi – benefici la tratta TAV
Brescia – Verona – Padova è ufficialmente quell'opera inutile, costosa e
dannosa che abbiamo sempre denunciato. Diamo qualche numero:
• il saldo tra costi e benefici è negativo per 2,384 miliardi di euro,
al quale andrebbe aggiunto il costo degli ingenti danni ambientali, non
calcolati dall'analisi, legati a cantieri, inquinamento, gallerie e
interferenze al reticolo idrico;
• il costo complessivo dell'opera è di oltre 8 miliardi di euro. Per il
tratto gardesano tra Brescia e Verona (esclusi i tratti urbani quindi di
cui ad oggi non esiste un progetto definitivo) si parla di 2,5 miliardi
di euro. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha sottolineato la
possibilità che i costi dell'opera aumentino in maniera considerevole
viste le numerose ed evidenti lacune progettuali;
• progetti alternativi esistono, a partire dal
miglioramento/potenziamento della linea storica. Ad oggi la tratta
Brescia – Padova conta 142 treni al giorno ed è lontana dal punto di
saturazione. Con accorgimenti tecnologici, già utilizzati per evitare la
realizzazione del TAV Venezia – Trieste, si potrebbe arrivare
addirittura a 220 treni giornalieri. Considerando, inoltre, che nessuna
delle tratte AV fino ad ora realizzate in Italia rispetta le previsioni
di traffico passeggeri con le quali si è giustificata la realizzazione;
• il costo di eventuali penali oscillerebbe tra 800 milioni e 1,2
miliardi di euro, a fronte di un costo complessivo di oltre 8 miliardi
di euro. Bloccandola, si arriverebbe quindi ad un risparmio vicino a
quei 7 miliardi di euro che il governo attuale ha tagliato a servizi
essenziali come istruzione e sanità per risanare il debito pubblico.
Potremmo elencare gli innumerevoli danni al nostro territorio e al suo
patrimonio storico/artistico/naturalistico, alla mancanza di
compensazioni, alle inchieste giudiziarie che già coinvolgono questa
tratta e le ditte appaltate ai lavori, con terribili condizioni di
lavoro dentro ai cantieri delle grandi opere, alle clamorose lacune
progettuali, ai favori ad Eni, ai siti inquinati scomparsi nel progetto
ecc.
Preferiamo, però, invitarvi a continuare la battaglia con noi. In questi
anni abbiamo ottenuto tanto con le nostre mobilitazioni, siamo in un
momento cruciale di apertura forzata dei cantieri con immorali decreti
di urgenza (urgenza con un progetto vecchio di vent’anni!), e non ci
sentiamo per niente sconfitti, anzi, abbiamo appena iniziato!
CI VEDIAMO TUTTE E TUTTI IL 5 OTTOBRE A LONATO! AVANTI NO TAV!