Report Gruppo di Continuità del Forum Sociale Europeo
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Siamo passati per mesi drammatici, che hanno sconvolto gli animi, oltre
che
i calendari e le usuali metodologie di lavoro. La riunione del GRUPPO DI
CONTINUITA' TENUTASI A ROMA IL 13 APRILE SCORSO ha ricostruito un piano
di
lavoro e un calendario di impegni comuni,riaffermando al contempo che il
movimento non cede all'idea che la guerra sia finita.
La guerra infatti non è finita. Non solo perchè già si preannuncia il
suo
allargamento, non solo perchè la guerra sociale, economica e militare
sorregge la globalizzazione neoliberista, ma anche perchè la guerra non
è
finita in Iraq. Non sono finite le sofferenze della popolazione, non è
finito il conflitto, e la fase più drammatica di scontro politico sul
futuro
del paese è appena agli inizi.
Dopo la manifestazione del 12 aprile, essenziale e necessaria
per rilanciare e dare visibilità all'opposizione di massa alla guerra in
un
momento che veniva da tanti indicato come la sconfitta del movimento, il
Gruppo di Continuità ha concordato sulle seguenti linee di intervento:
1. IL COMITATO "FERMIAMO LA GUERRA"
Il Comitato nazionale Fermiamo la guerra ha svolto un ruolo importante e
positivo. La scelta dell'FSE di costruire una sede ampia di iniziativa,
aperta a tutti coloro che da approcci diversi rifiutavano la guerra
all'Iraq
senza se e senza ma, si è rivelata giusta e necessaria.
Pur con diversi limiti e difficoltà (necessità di svolgere decine di
interventi dal palco del 12 con una diluizione dei contenuti; difficoltà
a
far partecipare i comitati e i coordinamenti periferici; difficoltà a
gestire impostazioni molto differenti all'interno del Comitato stesso;
suo
funzionamento un po' "centralizzante" e solo a livello nazionale), va
detto
però che "Fermiamo la guerra" è riuscito ad ancorare strettamente alla
piattaforma del 15 febbraio molte forze sociali e ha permesso di
avanzare
unitariamente sul terreno dei contenuti, come dimostra l'appello
unitario
letto alla fine della manifestazione del 12 aprile.
Il Gruppo di Continuità ha confermato quindi l'impegno a far vivere il
Comitato Fermiamo la Guerra nella nuova fase, con un ruolo ovviamente
meno
totalizzante dell'iniziativa di ciascuno, con il compito di gestire
unitariamente l'iniziativa nazionale sui temi del dibattito
politico-parlamentare (no al protettorato usa, no al coinvolgimento
dell'Italia, no all'invio dei carabinieri, no all'uso dell'Onu come
foglia
di fico di Bush e Blair, sì alla convocazione dell'Assemblea Generale) e
per
una grande campagna di aiuto umanitario indipendente e di sostegno alle
popolazioni civili attraverso il Tavolo di solidarietà. Un punto
dirimente
sarà il no all'occupazione militare: da questo discende il resto
dell'iniziativa politica.
Al Comitato viene anche affidato il compito di promuovere
approfondimenti
sulle questioni relative all'ONU, alle vicende dell'area mediorientale
coinvolte, alla difesa dell'articolo 11 della Costituzione e
all'inserimento
di un articolo analogo nella Costituzione Europea.
In questo senso, al Forum per la Democrazia Costituzionale Europea viene
affidato l'incarico di lavorare affinchè il Comitato possa essere la
sede di
discussione su una gestione più allargata della prevista ONU dei Popoli
e
della Marcia Perugia Assisi (ottobre 2003), vista la disponibilità della
Tavola della Pace -promotrice dei due eventi.
Infine è stata riconfermata l'adesione alla Campagna per l'Obiezione
Fiscale alle Spese Militari, come ulteriore strumento di pressione
politica,
di disobbedienza e occasione di partecipazione per migliaia di persone
2. LO SPAZIO "SOCIAL FORUM EUROPEO"
Nondimeno, nell'ambito di una maggiore articolazione di intervento
contro la
guerra nella nuova fase il Gruppo di Continuità del FSE rilancia la
propria
iniziativa, specifica ma aperta a tutto il movimento, convinto in
particolare della centralità che il nesso guerra/liberismo ricopre nella
guerra globale permanente e quindi della propria utilità come spazio
autonomo e indipendente.
Questo nesso, elemento ispiratore del movimento contro la
globalizzazione
liberista e che resta oggi un nodo irrisolto di iniziativa politica
complessiva, può oggi essere articolato in differenti terreni di
iniziativa
politica:
a) Il G8 a Evian
l'opposizione alla pretesa di governo del mondo che anima le riunioni
annuali dei G8 e che quest'anno a Evian si colora di nuove
contraddizioni
con riferimento alla guerra in Iraq. Evian (dal 29 maggio al 1 giugno)
rappresenta un appuntamento rilevantissimo. Può essere una scadenza
dell'intero movimento europeo e, per quanto ci riguarda, sede di
realizzazione di un'Assemblea Internazionale dei Movimenti contro la
Guerra
all'interno della quale costruire un momento di confronto con la società
civile mediorientale, anche nello spirito del Forum sociale (forum
sociale
mediorientale?). E' questa la proposta che il gruppo di continuità si
impegna a portare alla riunione europea di Berlino del 25 aprile,
impegnandosi, nelle settimane successive, a costruire un percorso di
mobilitazione che veda una partecipazione di massa al controvertice G8.
b) Referendum art. 18 e migranti
Il no alla "guerra sociale" contro i diritti e che nella campagna per il
Sì
al Referendum sull'articolo 18 trova un punto di snodo decisivo. A
questo
scopo il Gruppo si è impegnato a "colorare" il 1 Maggio di momenti di
iniziativa sull'articolo 18, ma anche a dare un suo particolare
contributo
alla campagna referendaria che inizierà con il SI-DAY del 10 maggio. Un
momento di questa campagna è "l'assedio pacifico" al convegno dei
giovani
industriali che si terrà a S. Margherita liguere il 7 giugno (la
settimana
prima della scadenza refendaria prevista il 15 giugno) che sta
preparando i
Tavolo contro la Precarietà.
Ma aspetto essenziale della "guerra sociale" e di "civiltà" è anche la
condizione dei migranti nel nostro paese. Di questo ha discusso il
tavolo
migranti lo scorso 5 aprile, decidendo di organizzare un seminario a
Lecce
alla fine di maggio sui centri di permanenza temporanei, un no-border
camp
alla fine di luglio. E di promuovere insieme ad altre
organizzazioni,associazioni antirazziste,comitati di immigrati una
giornata
di iniziative in varie città il 17 maggio, un'assemblea nazionale il 18
maggio per lanciare una manifestazone nazionale con una piattaforma
unitaria
contro la Bossi-Fini per il 28 giugno. La prossima riunione del Tavolo
Migranti si svolgerà a Roma il 4 maggio.
c) Fermiamo il Wto
Il terreno delle istituzioni globali internazionali che vede nel vertice
del
Wto a Cancùn (10-13 settembre) e nelle ricadute locali di quei
negoziati,
gli appuntamenti di riferimento. Vanno in questo senso le due giornate
per i
Beni Pubblici e Contro le privatizzazioni che il Tavolo "Fermiamo il
WTO" ha
indetto per il 17 e 18 maggio. Momento di preparazione del vertice di
Cancùn
sarà anche l'appuntamento a Riva del Garda il 3-4-5 settembre in
occasione
del vertice dei ministri degli esteri europei.
d) Forum nazionale su "Guerra e Liberismo"
La necessità di indagare e riflettere più a fondo sul nesso
guerra/liberismo
con una discussione specifica, un Forum nazionale, che oltre a mettere a
fuoco il rapporto tra i poteri globali, discuta anche di guerra,
democrazia
e conflittualità sociale, con particolare riferimento alle pratiche di
lotta
(a partire dagli atteggiamenti del 12 aprile e dalla necessità di non
banalizzarli in un quadro di reciproca chiarezza con i disobbedienti. Il
punto non ci sembra tanto il nesso violenza/non violenza, ma il senso di
ciò
che facciamo e la capacità di comunicarlo. Tutti gli interventi al
Gruppo di
continuità hanno registrato un disagio per come si sono svolti i fatti
il 12
aprile e allo stesso tempo hanno sottolineato l'importanza di discuterne
senza semplificazione e senza irrigidimenti). L'appuntamento viene
proposto
per il 24 e 25 maggio a Marina di Massa in modo da avere un collegamento
diretto con la rete di Lilliput, che negli stessi giorni tiene la sua
Assemblea nazionale a Marina di Massa. A questo obiettivo va collegato
quello di una serie di assemblee, incontri e forum sugli stessi assi
tematici e sul calendario politico del movimento da tenersi in tutta
Italia,
da organizzare insieme alle sedi locali di movimento.
e) L'Altra Europa
L'importanza che il tema europeo assume nella continuità del movimento
assumendo in pieno l'ipotesi di campagna per "il ripudio della guerra"
nella
Costituzione europea e quindi, di conseguenza, le scadenze principali di
movimento: il controvertice di Salonicco il 21 giugno ma, soprattutto,
il
vertice europeo che si terrà a Roma a fine anno a conclusione del
semestre
di presidenza italiana della Ue.
3) Interventi e "missioni" di pace
A questo pacchetto di iniziative può essere aggiunto, anche perché nelle
corde del nostro movimento, l'intervento dei movimenti sociali nelle
aree di
conflitto (sostegno alle società civili democratiche e presenza nelle
aree
di crisi). Questo sia attraverso il lavoro specifico sull'Iraq tramite
il
Tavolo di solidarietà - alla cui Gestione sono stati delegati Vittorio
Agnoletto e Alessandra Mecozzi - che ha in calendario un incontro
formale
con il coordinamento dei partiti dell'opposizione irachena, sia
attraverso
"missioni di pace" da organizzare nelle aree più calde del conflitto, a
partire dal medioriente.
Con caratteristiche diverse, ma con la stessa intenzione di lavorare per
approfondire relazioni di pace, si sta organizzando una delegazione
negli
Stati Uniti, per incontrare i movimenti statunitensi contro la guerra e
contro il liberismo per rinsaldare i contatti e le alleanze (che si
terrà
probabilmente a fine giugno, quando il Consiglio Internazionale del WSF
terrà la sua riunione negli USA).
4) Il Forum sociale europeo di Parigi
Sul Forum sociale europeo si è avuta una forte condivisione sulla
necessità
di costruire un Tavolo più ampio del Gruppo di continuità che, secondo
noi,
continua a mantenere il ruolo di coordinamento più complessivo (e a
questo
scopo è stato richiesto alle persone che hanno seguito più da vicino il
Fse
di Firenze di rimettere a disposizione il loro tempo e le "competenze"
acquisite sul campo). Il 24-25-26 aprile si terrà l'assemblea europea a
Berlino (che costituisce anche il passaggio per il rilancio del controG8
di
Evian) dopo la quale andranno individuate le sedi per permettere alle
strutture italiane, al di fuori del Gruppo di continuità e che ne hanno
l'interesse, di coordinarsi per preparare la migliore partecipazione
italiana al Forum di Saint Denis.
Va segnalato anche che il 17-18 maggio avrà luogo a Firenze un'
assemblea-seminario di reti, associazioni, strutture, collettivi
femministi
e singole donne, che insieme discuteranno e decideranno forme e
contenuti
della partecipazione al Forum Sociale Europeo di Parigi, in modo
particolare
della giornata del 12 novembre, che apre il FSE. Questo percorso
consentirà
di collegarsi con l'insieme dei gruppi europei e mediterranei che
intendono
partecipare all'evento, a partire dai collettivi del paese che lo
ospita.
5) Ritorno a Genova il 18-19-20 luglio
Infine, si è inziata a valutare l'ipotesi di un "Ritorno a Genova",
stavolta
nella forma più articolata di un "Happening". Tre giorni, il 18-19 e 20
luglio, nell'anniversario del G8, in cui creare momenti di discussione,
assemblee, seminari, workshop, spazi culturali, ricreativi, musica e
concerti. Una proposta che andrà discussa soprattutto tra le strutture
genovesi - che hanno appena iniziato a farlo - e che per funzionare ha
bisogno del coinvolgimento di tutte le espressioni del movimento. Allo
scopo
si è costituito un apposito gruppo di lavoro.
Per il gruppo di continuità Raffella e Salvatore